Gela. Le carenze nell’organico, in forza a palazzo di giustizia, sono ormai note e di recente il presidente del tribunale, il giudice Roberto Riggio, ha esternato tutta la sua preoccupazione. I numeri sono impietosi, sia negli uffici che tra i giudici e anche la procura andrebbe rafforzata. Negli ultimi giorni, seguendo quanto riferito da Riggio, anche le forze politiche hanno iniziato ad avviare contatti con i referenti nazionali. Ci sono già interrogazioni sul tema, presentate sia al presidente della Regione Nello Musumeci sia al ministro della giustizia, Marta Cartabia. In un periodo di evidenti difficoltà organizzative, questa mattina si è ufficialmente insediato il giudice Giuseppe Tripi. La sua è un’applicazione, per almeno tre mesi, nel tentativo di rendere meno pesante il carico di lavoro, che si concentra sui pochi giudici, attualmente in servizio.
Da subito, ha supportato il presidente della sezione penale, Miriam D’Amore, nella composizione del collegio giudicante. Tripi ha svolto attività in diversi tribunali siciliani e da ultimo in quello dei minori di Caltanissetta. Il suo arrivo, provvisorio, è stato disposto anche a seguito della temporanea assenza, per maternità, del giudice Marica Marino. Gli interventi da mettere in campo, da parte delle istituzioni competenti, però, devono essere assai più consistenti, in un territorio per molti aspetti ancora di frontiera, che non può permettersi un tribunale con personale ai minimi.