Gela. “Un sindaco che mente alla città deve cessare dalla carica rivestita”. Il fuoco delle scontro in atto è ancora molto alto. L’opposizione, compatta, si schiera contro il sindaco Lucio Greco, richiamando le ultime tappe della sua azione in municipio. Dalle nomine al caso Ghelas, il drappello di opposizione carica a testa bassa. “Non esistono una moralità pubblica e una moralità privata. La moralità e’ una sola e vale per tutte le manifestazioni della vita. Chi approfitta della politica per guadagnare poltrone o promettere poltrone non è un politico, ma un mercenario della politica – dicono i consiglieri di centrodestra, la grillina Virginia Farruggia e l’indipendente Paola Giudice – durante il monotematico su Ghelas, il sindaco, privo di soluzioni, ha annunciato il coinvolgimento di Eni, ma l’azienda ha smentito. Dice bugie non solo al consiglio comunale, ai sindacati, ai lavoratori presenti in aula, ma all’intera città. Quindi, tutte le volte che non avrà soluzioni continuerà a mentire, attaccando l’opposizione, attribuendole responsabilità che non le appartengono, accusandola di mettere in atto azioni che non permettono il raggiungimento dell’interesse della città”.
Dai banchi dell’opposizione, non intendono accettare la marginalizzazione imposta dai pro-Greco né vogliono che le loro posizioni vengano strumentalizzate. “Il sindaco deliberatamente confonde i ruoli – concludono – perché l’opposizione ha il compito istituzionale di fare emergere le criticità, le problematiche della città e anche la mediocrità di chi la governa. Un sindaco che mente alla sua città, che non propone soluzioni, viene travolto dalla perdita di fiducia dei cittadini”.