Mazzarino. La fase finale della sindacatura Marino si connota, ancora una volta, per la tendenza spiccata all’apparenza piuttosto che a concentrare risorse sulle emergenze amministrative e della città. Ne sono convinti i consiglieri di opposizione Livio D’Aleo, Franco Lo Forte e Santo Vicari. L’accento viene posto sulle disfunzioni di una guida della città, che non ritengono all’altezza della situazione, già piuttosto complessa. “Nel silenzio del sindaco riguardo al dissesto finanziario, emerge una riflessione sulla natura della responsabilità politica. La mancanza di relazioni semestrali e di risposte ai cittadini crea un vuoto di chiarezza sulla situazione economica del Comune, dando vita a interrogativi profondi sul significato dell’autorità e sull’etica della gestione pubblica. D’altro canto, l’invito del sindaco a organizzarsi per la trentacinquesima edizione del Carnevale, con un nuovo finanziamento, mette in evidenza priorità apparentemente sbilanciate. Se il sindaco dimostra abilità nel procurarsi risorse per gli eventi festivi, sorge la domanda se questa stessa determinazione possa essere applicata alla manutenzione delle strade e al risanamento del dissesto finanziario – dicono – perché non estendere la stessa dedizione alla cura delle strade, evidenziate dai casi delle ringhiere fatiscenti di via Castelvecchio, via Lo Nobile e via Gentile e alle strade piene di buche disseminate in tutta la città? La mancanza di chiarezza sulla provenienza dei fondi per il Carnevale solleva domande, con ipotesi di finanziamenti tramite aumento della Tari sui rifiuti o con contributi dalla Srr per una festa più ecologica come lo è stato il Natale”. I tre consiglieri parlano inoltre di una maggioranza che non assicura grande partecipazione all’assise civica.
“Le festività natalizie sono state celebrate grazie alla partecipazione dei cittadini e al rispetto delle tradizioni locali. Tuttavia, il fido assessore, con grande senso di responsabilità – dicono anche ironicamente – evita le sedute di consiglio comunale, come accaduto in quella del 31 dicembre, quando si è parlato di variazioni di bilancio. Una maggioranza inesistente. Se noi non fossimo stati presenti per senso di responsabilità, non avrebbero potuto votare i loro stessi atti generando altri debiti fuori bilancio. L’unico atto che non abbiamo votato è stato quello per il finanziamento Pnrr, missione cinque, sui servizi sociali, la marginalità e le disabilità, che non comporta nessuna penalità visto che la scadenza delle misure è fissata per giugno 2026 e che comunque necessita di ulteriori approfondimenti. Ma poco importa e l’amministrazione prosegue senza riflessioni profonde. L’amministrazione Marino si avvicina ormai alla fine distinguendosi con un susseguirsi di assessori. Il sindaco sembra giocare sull’ironia carnevalesca. A carnevale, del resto, ogni scherzo vale. Ma sostenere che tutto va bene è solo una beffa amministrativa, aprendo la strada a considerazioni più ampie sulla fiducia, sull’integrità e sulla giustizia nella gestione del potere politico”.