Gela. Question time e interrogazioni, in serata, hanno visto solo i colori dell’opposizione. I consiglieri di minoranza hanno insistito su più punti. L’ex candidato a sindaco Grazia Cosentino, oggi nel gruppo misto, e il renziano Alberto Zappietro, hanno aperto la seduta puntando su quella che a breve potrebbe diventare nuovamente un’emergenza se non si procederà ad un intervento consistente di edilizia cimiteriale. Hanno richiamato le salme ancora in attesa di un loculo a Farello. Inciampi burocratici e la mancanza di una linea precisa non hanno permesso di sbloccare ancora la questione. Il sindaco ha citato cause dovute ad un progetto non proporzionato ai costi e alle esigenze. Anche gli 840 loculi in costruzione, hanno riferito i consiglieri, non basteranno, dato che già 350 sono occupati. Il sindaco ha sottolineato, a seguito di interlocuzioni con l’azienda impegnata nei lavori, che le salme in attesa saranno a breve collocate, “entro Natale”. Sugli spazi sempre più ristretti ha spiegato che c’è la volontà di realizzare nuovi interventi con fondi comunali ma senza perdere di vista il project financing. Quest’ultima soluzione è stata più volte vagliata dalle amministrazioni che si sono succedute in municipio. A oggi, non si è mai raggiunta un’opzione che porti a un massiccio intervento dei privati. Sulla manutenzione degli impianti di riscaldamento delle scuole, la meloniana Sara Cavallo ha chiesto delucidazioni all’amministrazione comunale. L’assessore Luigi Di Dio ha dato indicazioni su tutti gli interventi in atto e sui sistemi che saranno comunque attivi non appena le temperature scenderanno ancora di più. Lo stesso Di Dio ha fatto intendere che i fondi del progetto di “Democrazia partecipata”, per il rifacimento di un campo da calcio a cinque a Manfria, potrebbero non bastare e di conseguenza si valutano ulteriori soluzioni per i lavori ma con la volontà di non perdere le somme autorizzate. Ha risposto al renziano Zappietro.
I due contendenti alla carica di sindaco, alle amministrative, si sono ritrovati a dibattere invece della vicenda dell’area dove oggi sorgono campi da padel, a ridosso degli immobili Iacp a Scavone. Fu proprio l’ingegnere Cosentino, che ha portato in aula l’interrogazione, a disporre, da dirigente comunale, l’annullamento delle autorizzazioni, accertando che la zona ricadeva nella proprietà comunale e non dell’Istituto autonomo case popolari. Per un certo periodo, venne bloccata l’attività sportiva nel complesso per il padel ma il Tar, su un piano procedurale, diede ragione ai ricorrenti, riaprendo di fatto la struttura. Cosentino, in aula, ha richiamato la sentenza amministrativa e una delibera dell’ex giunta Greco, dello scorso giugno, che prevedono di agire, nell’interesse del Comune, proprio per rivendicare i diritti collegati alla proprietà dell’area. “Cosa vuol fare il sindaco che in campagna elettorale mi accusò di aver quasi compiuto atti irregolari?”, ha detto l’ingegnere. Di Stefano non ha voluto riaprire il dibattito della campagna elettorale. Ha però spiegato che la vicenda dei campi da padel e del rapporto con la parrocchia Santa Lucia doveva essere gestita meglio, anzitutto attivando una conferenza di servizi, che non si fece. L’intenzione espressa in aula è di affidare il diritto di superficie alla parrocchia purché venga versato un canone al Comune, che ad oggi non l’ha percepito. “Così come capita per altre aree comunali che ospitano strutture sportive private o di ristorazione”, ha detto ancora. Sulle condizioni del centro storico, infine, Zappietro ha insistito sull’esigenza di predisporre un’attenzione amministrativa particolare, per il rilancio commerciale ed economico. Gli assessori Franzone e Morgana hanno riferito degli interventi in programma e di quelli pratici, sulla viabilità, già effettuati.