Gela. L’attività di ambulante gli permetteva di contrabbandare la droga che veniva immessa nel territorio. A smascherare il traffico illecito di sostanze stupefacenti sono stati i carabinieri del reparto territoriale diretto dal colonnello Alessandro Magro che grazie alla loro attività investigativa hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del Tribunale su richiesta della procura ad Andrea Mangiamele di 37 anni e al palermitano Gaspare Carella di 50.
I due spacciatori sono stati coinvolti nell’operazione “Agorà” che lo scorso 12 febbraio ha permesso di arrestare complessivamente 18 persone. Mangiameli e Carella sono attualmente detenuti pressi le case circondariali di Caltanissetta e Palermo.
Durante l’inchiesta Agorà, la procura ha condiviso la ricostruzione dei fatti avanzata dai carabinieri. In particolare, dalle indagini avviata dai militari dell’arma è emerso che il palermitano Gaspare Carella era un assiduo fornitore di droga allo spacciatore gelese, Andrea Mangiameli. Quest’ultimo, era stato arrestato con l’accusa di detenzione di 500 grammi di cocaina da spacciare nel territorio nell’ambito dell’indagine “Mercante in fiera” condotta sempre dai Carabinieri di via Venezia.
I carabinieri hanno accertato, nell’ottobre 2010, ben tre cessioni di stupefacenti da parte di Carella in favore di Mangiameli che ha ricevuto complessivamente 7 chili di hashish. complessivamente stimati in 7 chili.
Successivamente, il 26 ottobre 2010, Carella fermato all’ingresso della città dai carabinieri era stato arrestato poiché trovato in possesso di 2 chili di hashish che avrebbe dovuto consegnare a Mangiameli che lo attendeva presso il mercato settimanale dove entrambi svolgevano la professione di ambulanti.