Gela. Due operai, allora dipendenti di una delle aziende dell’indotto, vennero raggiunti da un’improvvisa fuoriuscita di vapore. Uno di loro riportò profonde ustioni. Davanti al giudice Marica Marino, a rispondere di quanto accaduto nel giugno di quattro anni fa, ci sono tecnici e operatori di Enimed. I due lavoratori stavano effettuando interventi proprio nell’area di competenza dell’azienda. Il getto di vapore sarebbe partito da una valvola. Vennero trasferiti all’ospedale Vittorio Emanuele per gli ulteriori accertamenti. Le accuse dei pm della procura si concentrano su Gaetano Tascone, Francesco D’Aparo, Emiliano Bernascone, Vincenzo Lo Nigro, Fabio Infuso e Rosario Ferrigno. A processo, c’è anche uno degli operai rimasti coinvolti nell’incidente.
L’altro, invece, ha deciso di non costituirsi parte civile. I difensori hanno già preannunciato la volontà di accedere al sistema della messa alla prova. Una richiesta che verrà valutata dal giudice alla prossima udienza, quando i legali potrebbero già presentare i programmi per lo svolgimento di attività di servizio sociale. In base alle contestazioni, dietro all’incidente potrebbero esserci state manovre errate che avrebbero favorito la fuoriuscita. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Filippo Spina, Attilio Floresta e Angelo Mangione.
