Gela. Rimase ferito, durante le fasi di scarico di prodotti ortofrutticoli, che venivano commercializzati da un’azienda, con sede in contrada Brucazzi. Un lavoratore, addetto alla guida dei mezzi, riportò diverse conseguenze fisiche, precipitando al suolo mentre operava con un transpallet. Per quei fatti, a processo sono finiti gli ex titolari dell’azienda, poi messa in liquidazione. I reati contestati ai due imputati, Rosario Militello e Denise Domicoli, sono però prescritti, a causa del tempo ormai trascorso. Il giudice Marica Marino ha così disposto l’estinzione dei capi di imputazione, a seguito dell’intervenuta prescrizione. Una richiesta giunta direttamente dall’accusa, sostenuta in aula dal pm Tiziana Di Pietro, che non ha potuto far altro che avanzare l’istanza. Nel corso dell’istruttoria dibattimentale, sono stati sentiti gli ispettori del lavoro, intervenuti il giorno successivo all’incidente.
Hanno escluso la formazione e informazione del lavoratore da parte dei titolari dell’azienda, pur ammettendo che la scelta di salire sul transpallet fu azzardata. A giudizio, c’era anche la curatela dell’azienda, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Condorelli. Gli imputati, invece, sono stati difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri e Ivan Ficicchia.