Omicidio Sotti, quattro accusati di falsa testimonianza: a settembre udienza preliminare

Gela. Le indagini sono state chiuse lo scorso anno, dai pm della procura di Caltanissetta. L’ipotesi è di falsa testimonianza nella vicenda dell’omicidio dell’operaio ventenne Orazio Sotti, ucciso nel...

18 maggio 2022 08:48
Omicidio Sotti, quattro accusati di falsa testimonianza: a settembre udienza preliminare - Sotti trovato senza vita davanti al garage di casa
Sotti trovato senza vita davanti al garage di casa
Condividi

Gela. Le indagini sono state chiuse lo scorso anno, dai pm della procura di Caltanissetta. L’ipotesi è di falsa testimonianza nella vicenda dell’omicidio dell’operaio ventenne Orazio Sotti, ucciso nel dicembre di ventidue anni fa, nel garage dell’abitazione di famiglia, a Fondo Iozza. In quattro dovranno presentarsi dal gup del tribunale di Caltanissetta, il prossimo settembre. E’ stata fissata l’udienza preliminare, con la richiesta di rinvio a giudizio, formulata dai pm nisseni. Secondo i magistrati, i quattro, sentiti come testimoni, sia in primo che in secondo grado, non avrebbero detto tutto ciò che sapevano. La Cassazione, due anni fa, ha reso definitiva la condanna a ventiquattro anni di detenzione per il niscemese Giuseppe Cilio. Fu lui a sparare a Sotti. Si sarebbe trattato di un’azione di morte, alimentata da ragioni di rivalità sentimentale. La vittima aveva avuto una relazione con l’allora fidanzata di Cilio. Il fratello, Salvatore Cilio, a sua volta accusato di aver avuto un ruolo, è stato scagionato. L’astio avrebbe armato la mano dell’omicida.

Dal gup si presenteranno Alfredo Nobile, che era uno degli amici più vicini a Sotti, il padre Ettore Nobile e anche Giusi Scerra, che con la vittima ebbe una relazione, e la sorella Pamela Scerra. Le due donne sono anche ritenute responsabili di calunnia, perché durante le loro lunghe deposizioni in aula, davanti ai giudici della Corte d’assise di Caltanissetta, sostennero che i poliziotti del commissariato e quelli dell’aliquota della procura di Gela le avrebbero costrette a rendere una versione “non veritiera”. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Angelo Cafà, Floriana Cafà e Davide Toscani e Gabriele Chiparo.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela