Omicidio Sequino, a settembre le richieste: appello verso la conclusione, in primo grado tre assolti

Anche in appello si è proceduto a una valutazione tecnica sulle intercettazioni, affidata a un esperto

25 giugno 2025 22:19
Omicidio Sequino, a settembre le richieste: appello verso la conclusione, in primo grado tre assolti - Domenico Sequino
Domenico Sequino
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Gela.  Le richieste arriveranno a settembre. Si è formalmente chiusa l'attività istruttoria nel giudizio di appello, per l'omicidio del tassista Domenico Sequino. In primo grado, nonostante le richieste di ergastolo formulate dai pm della Dda di Caltanissetta, furono emesse tre assoluzioni, rispetto alle posizioni di Nicola Liardo, del figlio Giuseppe Liardo e di Salvatore Raniolo. Erano ritenuti organizzatori e autori materiali dell'azione di morte, messa in atto in pieno centro storico, a pochi passi dalla chiesa Madre. Sequino venne ucciso a colpi di pistola e fu raggiunto alle spalle dai proiettili. Secondo l'accusa, l'ordine sarebbe partito da Nicola Liardo, probabilmente perché pretendeva denaro da Sequino. Si sarebbe trattato di somme che inizialmente Liardo affidò alla vittima per un potenziale investimento, mai concretizzato. Ricostruzione che le difese degli imputati hanno respinto già in primo grado. I tre hanno sempre negato qualsiasi coinvolgimento. L'esito del giudizio, in primo grado davanti alla Corte d'assise di Caltanissetta, ruotò intorno alle perizie. Al centro della disamina, le presunte frasi, intercettate durante colloqui in carcere, che secondo gli investigatori incastrerebbero gli imputati. Aspetti messi in fortissimo dubbio da una perizia autorizzata dai giudici di primo grado della Corte d'assise nissena. Anche in appello si è proceduto a una valutazione tecnica, affidata a un esperto. Per le difese, non ci sarebbe alcuna traccia delle frasi, che la procura generale invece non esclude, al pari del legale di parte civile, l'avvocato Salvo Macrì, che assiste i familiari della vittima. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Davide Limoncello e Antonio Gagliano. A settembre, toccherà anzitutto alla procura generale avanzare le richieste.

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