Omicidio Minguzzi, in appello chiesto ergastolo anche per l'ex carabiniere Tasca

Chieste condanne all'ergastolo per i tre imputati

30 settembre 2025 14:23
Omicidio Minguzzi, in appello chiesto ergastolo anche per l'ex carabiniere Tasca -
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Bologna. Per la procura generale, sono colpevoli del sequestro e dell'omicidio dell'allora ventenne Pierpaolo Minguzzi, il cui cadavere venne ritrovato, trentotto anni fa, nelle acque del Po di Volano. Questa mattina, la procura generale, in Corte d'assise d'appello, a Bologna, ha chiesto tre ergastoli rispetto alle posizioni processuali dell'ex carabiniere gelese Orazio Tasca, che ormai da anni vive nel nord Italia, dell'altro ex militare dell'arma Angelo Del Dotto e dell'idraulico Alfredo Tarroni. In primo grado, nonostante le richieste di ergastolo avanzate dalla procura di Ravenna, i tre furono assolti. Il Pg invece ha ribadito che furono loro a organizzare il sequestro di Minguzzi, studente universitario e militare di leva, allo scopo di ottenere un riscatto da trecento milioni di vecchie lire dai familiari, proprietari di un'azienda ortofrutticola, nella zona di Alfonsine, in provincia di Ravenna. Il giovane, secondo la ricostruzione dell'accusa, venne subito ucciso ma gli imputati avrebbero proseguito nel loro intento, contattando i familiari. Quelle telefonate sono state al centro di diverse perizie tecniche e per l'accusa la voce è quella di Tasca, che insieme a Del Dotto svolgeva servizio in zona. Secondo i pm, non è da escludere che le indagini furono ostacolate mentre gli stessi imputati vennero condannati per un altro fatto analogo, un rapimento per ottenere un riscatto: in quel caso, in uno scontro a fuoco, rimase ucciso un carabiniere intervenuto. Nessuno degli imputati ha mai ammesso un coinvolgimento nel delitto Minguzzi. L'udienza in Corte d'assise d'appello è attualmente in corso. La famiglia della vittima segue il procedimento, costituita parte civile, con i legali Paolo Cristofori, Luca Canella e Luisa Fabbri. Parte civile è inoltre il Nuovo sindacato carabinieri (Nsc), con l’avvocato Maria Grazia Russo. Stando alle parti civili, come spiegarono in primo grado, è evidente il collegamento tra i fatti e gli imputati, che non ottenendo il riscatto dai Minguzzi misero in atto un secondo piano, a danno di un'altra famiglia della zona. Per la procura generale, "avevano bisogno di soldi". Gli imputati sono assistiti dagli avvocati Gianluca Silenzi, Luca Orsini e Andrea Maestri, che escludono un coinvolgimento dei due ex carabinieri e dell'idraulico. Le loro conclusioni sono previste sempre in giornata.

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