Omicidio Di Maria, “condanne da confermare a Vincenzo e Guido Morso”

 
0
Sono diventate definitive le condanne ai Morso

Gela. Le condanne già pronunciate in primo grado dai giudici della Corte d’assise di Genova vanno confermate. La richiesta arriva dalla procura generale nel giudizio di secondo grado avviato dopo i ricorsi presentati dai difensori del gelese Vincenzo Morso e del figlio Guido, ritenuti responsabili dell’omicidio del ventottenne Davide Di Maria, trovato senza vita all’interno di un’abitazione di Molassana, proprio nel capoluogo ligure. La richiesta di confermare i pesanti verdetti è stata avanzata davanti ai giudici della Corte d’assise d’appello genovese. Sono stati i legali di difesa, gli avvocati Giacomo Ventura (intervenuto in appello), Riccardo Lamonaca e Mario Iavicoli ad impugnare le condanne. In primo grado (con il rito abbreviato), ventuno anni e cinque mesi di reclusione sono stati imposti a Guido Morso e diciannove anni e otto mesi al padre Vincenzo, che da tempo gli investigatori ritengono referente di cosa nostra nella zona di Genova. La condanna, solo per spaccio di droga e possesso di un’arma, è stata emessa pure per Marco N’Diaye, presente nell’abitazione insieme ad un altro amico di Di Maria, Cristian Beron.

In base alle accuse, N’Diaye, Davide Di Maria e Cristian Beron avrebbero dato appuntamento ai due Morso. Probabilmente, c’erano da regolare i conti dello spaccio di droga. Gli imputati si sarebbero recati all’appuntamento già armati. Vincenzo Morso avrebbe subito fatto fuoco, impugnando una pistola. I colpi sarebbero finiti contro la mobilia. Così, scoppiò la rissa e spuntarono i coltelli. La lama sarebbe stata fatale a Di Maria, raggiunto da un fendente all’addome. Sarebbe stato il trentacinquenne Guido Morso a ferirlo mortalmente, mentre il padre sessantaduenne risponde di concorso. Entrambi hanno sempre negato di averlo ucciso. La dinamica viene contestata dai legali di difesa che anche in secondo grado hanno respinto la ricostruzione fornita dagli investigatori. La lama che sarebbe stata fatale alla vittima non è mai stata trovata. I giudici d’appello emetteranno la decisione nelle prossime settimane.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here