Ombre sui rifiuti, i sostenitori dell’ex sindaco: “Se necessario si chieda l’intervento della procura”

 
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Gela. I maxi debiti sui rifiuti sono stati tra i motivi scatenanti che hanno portato alla sfiducia dell’ex sindaco Domenico Messinese. I suoi sostenitori, confluiti in Sviluppo Democratico, adesso però lanciano una serie di sospetti proprio sulla gestione del servizio, anche dopo lo stop ai controlli straordinari deciso dal commissario Rosario Arena, rimasto praticamente privo di agenti della municipale per la perlustrazione del perimetro urbano. “Un altro mese è andato via, dal giorno in cui la politica dei partiti, quella interessata alla campagna elettorale ad ogni costo – dice il presidente di Sviluppo Democratico Salvino Legname – ha deciso che il commissariamento sarebbe stata la soluzione migliore per il bene della città e intanto la raccolta differenziata continua a sprofondare con un altro segno negativo, passando dal risultato raggiunto in agosto che ha fatto registrare il 56 per cento, per scendere al 37 per cento di novembre e al 28 per cento di dicembre e non ci aspettiamo un risultato migliore a gennaio. Ci chiediamo, dunque, come mai dopo sei mesi dal loro acquisto ancora manca l’autorizzazione per il collocamento delle telecamere, mentre in altri comuni a noi vicini, come Ragusa, le stesse stanno producendo risultati efficaci? L’ex amministrazione nel gennaio 2017 affiancò, a seguito di apposita convenzione, al corpo di pulizia municipale, nel servizio di contrasto all’abbandono di rifiuti, gli ispettori ambientali del corpo delle guardie eco-zoofile, con ottimi risultati in termini di sensibilizzazione. Furono elevate sanzioni amministrative che consentirono al Comune di balzare in vetta tra le città con maggiori percentuali di raccolta differenziata”.

Per Sviluppo Democratico c’è il sospetto che qualcuno remi contro e addirittura arriva l’invito a rivolgersi ai magistrati della procura. “Come mai il servizio è stato sospeso nonostante le diverse ordinanze sindacali, ben quattro nel 2018 e l’indirizzo chiaro della giunta comunale che deliberava l’adozione di misure speciali e l’impiego di ispettori ambientali per contrastare il malaffare delle discariche abusive? Chi ha avuto e continua ad avere interesse affinché il servizio non funzioni? Chi ha interesse a riempire la discarica di rifiuti indifferenziati? Chi ha interesse a non dare seguito all’affidamento pluriennale del servizio di raccolta rifiuti che giace all’ufficio gare da quasi due anni? – continua – chi ha interesse ad avviare in piena campagna elettorale un altro appalto ponte, di cui la città avrà difficoltà a liberarsi per i prossimi cinque anni? Chi ha avuto interesse a strumentalizzare la questione rifiuti per sfiduciare l’amministrazione, che ha messo in pratica diversi correttivi per garantire un servizio sufficiente nonostante la mancanza di risorse economiche adeguate?”. L’ex sindaco Messinese e il suo assessore Simone Siciliano, prima di lasciare il municipio, a loro volta sono stati sottoposti ad indagine e devono rispondere dell’emergenza rifiuti dell’aprile scorso davanti al gup del tribunale. “Invitiamo il commissario a non fare passi indietro in merito al contrasto dei fenomeni delinquenziali che si insinuano dietro la pratica dell’abbandono dei rifiuti e a prodigarsi sollecitando gli organi inquirenti e la Procura della Repubblica – conclude Legname – per individuare le responsabilità in chi nella macchina amministrativa non sta ottemperando al proprio dovere. Da parte nostra avrà sempre la massima collaborazione e l’apertura al dialogo, se smettesse di promettere facili soluzioni per poi continuare a fare passi indietro”.

1 commento

  1. Complimenti Salvino auguro a te a tutta la città che i tuoi tanti interrogativi trovino orecchie attente in chi ha il compito FI difendere la stragrande marrioranza dei cittadini che giornalmente, da sempre, credono che al sistema di raccolta differenzia, porta a porta, non abbia una soluzione alternativa più efficace.

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