Gela. Avrebbero organizzati frodi nella gestione di centri di richiedenti asilo. Le procure di Gela e di Catania hanno chiuso una indagine che ha portato all’emissione di 4 ordinanze di custodie cautelari, due in carcere e altrettanti ai domiciliari. L’accusa è di associazione a delinquere, frode nelle pubbliche forniture e caporalato.
Nelle prime ore di questa mattina gli agenti del commissariato, insieme al personale della sezione di PG presso la Procura di Catania-aliquota carabinieri, hanno eseguito gli arresti. In città l’arresto ha riguardato una donna, Gemma Iapichello, che gestirebbe il centro per rifugiati di Manfria, ex Villa Daniela.
Poliziotti di Gela e carabinieri di Catania hanno lavorato in sinergia per scoprire presunti raggiri nella gestione dei centri richiedenti asilo.
Le Procure di Catania e Gela, titolari delle indagini collegate, illustreranno in una conferenza stampa congiunta, insieme alle forze di Polizia interessate, gli esiti più significativi delle indagini alle 11 presso la Procura della Repubblica di Catania, sala di Via XX Settembre.
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