Gela. La delicata tematica dell’Alzheimer raccontata attraverso uno spettacolo teatrale. In scena questa sera all’Eschilo “Oblivon briciole di memoria”. Un’autobiografia di Maurizio Nicastro dai toni tragici e romantici che vuole mettere in luce la drammatica situazione degli ammalati di Alzheimer partendo da una citazione del premio nobel Elie Wiesel: “L’alzheimer è come quando da un libro strappiamo una pagina, poi un’altra e un’altra ancora, finchè non ci sono più pagine e resta soltanto la copertina”. Una storia autobiografica, come dicevamo, che vuole denunciare la drammaticità di un problema sociale vissuto attraverso il dramma domestico di una figlia che dopo tanto tempo ritrova suo padre, diventato solo un involucro pregno di frasi non dette, di momenti perduti e baci mancati.
Un dramma vissuto da centinai di famiglie che, purtroppo, nella nostra realtà, si trovano ad affrontare da soli la drammaticità di questa malattia, nella solitudine di un territorio privato anche dei servizi più essenziali per gli ammalati e per il supporto dei familiari e questo lavoro teatrale vuole rappresentare soprattutto questo aspetto della malattia. L’opera va in scena grazie anche al supporto scientifico della psicoterapeuta Elisabetta Rita Pasqualetto che introdurrà la rappresentazione. Amareggiato, a microfoni spenti, il regista si è detto deluso dall’avere appreso che i rappresentanti delle istituzioni hanno declinato l’invito ad assistere allo spettacolo.