Gela. Per l’Istituto Superiore di Sanità il 10,5% della popolazione italiana è obesa, mentre il 32% è in sovrappeso. L’obesità è diventata una delle epidemie più preoccupanti del nostro tempo, con un crescente numero di individui che lottano contro il peso e le sue conseguenze per la salute. Tuttavia, oltre agli impatti sulla salute fisica e mentale, l’obesità sta anche influenzando il settore della medicina in modi sorprendenti. Il paziente affetto da obesità infatti nella maggior parte dei casi non riesce a perdere peso con il solo aiuto del nutrizionista. Per questo motivo sta crescendo il numero di pazienti che hanno scelto di sottoporsi a chirurgia bariatrica, una metodica molto complessa e delicata sia per chi la esegue sia per chi la subisce: attraverso l’approccio chirurgico di riduzione dello stomaco è, infatti, possibile ottenere un significativo calo di peso nel lungo termine in caso di obesità. A raccontare l’aumento di Sleeve gastrectomy; mini by-pass gastrico; by-pass gastrico; bendaggio gastrico e bari-clip è il dottor Antonio Abate Sciretta , chirurgo generale e bariatrico, consulente di chirurgia generale e bariatrica del Policlinico San Donato.
“Dopo la pandemia, l’applicazione di palloncini gastrici è cresciuta del 35%, con un notevole aumento delle richieste provenienti da pazienti più giovani- ha dichiarato il dottor Sciretta- I casi di obesità possono dipendere da specifiche patologie ma molto spesso sono connessi a cattive abitudini alimentari ed errati stili di vita che possono provocare uno squilibrio dei parametri vitali nonché gravi conseguenze sull’equilibrio psicologico dei soggetti colpiti.”
Negli anni sono cambiati i criteri per accedere a questi interventi. L’doneità deve essere inotre data da esperti di tre diversi settori. ” Serve il via libera dal punto di vista psicologico, diabetologico e chirurgico prima che il paziente possa intraprendere il percorso che lo porterà in sala operatoria” spiega ancora Sciretta.
In Italia gli interventi sono garantiti dal sistema sanitario nazionale, qualora però si decidesse di rivolgersi a delle strutture private il dottor Sciretta consiglia di controllare sempre che siano adeguateente convenzionate.