Gela. L’attesa rimane ed è tutta concentrata sulla pronuncia della Corte dei Conti, con un rischio dissesto che per Palazzo di Città non è per nulla superato. Allo stesso tempo, vanno avanti le verifiche finanziarie e il sindaco Lucio Greco deve cercare di superare la stasi burocratica. L’attività nei settori è frenata non solo dalla mancanza di strumenti finanziari ma anche da carenze evidenti di organico. Il “buco” maggiore è quello al settore finanziario. Dopo le dimissioni dello scorso anno del dirigente Alberto Depetro, non c’è stato un ricambio vero e proprio, frenato appunto dall’emergenza dei conti. In questi mesi, l’interim è stato affidato al segretario generale Loredana Patti ma le incomprensioni sono state all’ordine del giorno. Non sempre c’è stata sintonia tra l’amministrazione e il dirigente. In queste settimane, si sta cercando di completare la procedura a scavalco, individuando (anche se le difficoltà non mancano) un nuovo dirigente al bilancio che si occupi a tempo pieno di questo settore strategico. E’ probabile che si possa concludere per qualche funzionario che accetti di prendere servizio a Palazzo di Città. Arrivare ad un dirigente è molto più complicato, anche se pare che sia in corso la verifica di un potenziale candidato. Si è invece chiuso l’avviso per il nuovo segretario generale. Patti ha già formalizzato la conclusione della sua esperienza. Il sindaco Lucio Greco sembra aver avuto i primi contatti con i possibili candidati alla sostituzione. Sarebbero in totale quattro. Ci sono verifiche in corso e attraverso le prime interlocuzioni l’avvocato cercherà di avere un quadro più completo. Un nuovo segretario generale e un dirigente al bilancio a tempo pieno potrebbero fare da chiavistello per sbloccare una stasi burocratica che man mano si fa preoccupante. Anche sul fronte della verifica finanziaria, l’amministrazione comunale procede attraverso il lavoro di consulenti, il cui rapporto però non è stato ancora formalizzato, pare anche a seguito di mancati riscontri dall’attuale dirigente ad interim al bilancio. Il quadro complessivo non è per niente favorevole e la decisione della Corte dei Conti scriverà un successivo capitolo, ancora diviso a metà tra un possibile piano di riequilibrio e l’eventuale dissesto.
La giunta, in giornata, ha inoltre varato una rivisitazione della mappa comunale. E’ stato formalizzato l’accorpamento del settore patrimonio a quello dell’urbanistica e del territorio. Gli uffici così ricadranno sotto la competenza di un unico dirigente. Al momento, si tratta di settori privi di una vera guida politica, visto che l’architetto Paolo Marchisciana, nominato come assessore al ramo, ha deciso di lasciare la giunta. L’accorpamento è stato autorizzato “al fine di rendere l’articolazione organizzativa maggiormente aderente ai programmi di questa amministrazione nel perseguimento degli obiettivi di efficienza, efficacia ed economicità e nel rispetto del principio costituzionale del buon andamento”.