“Nuovo ospedale per concentrare più risorse”, Federico: “Visione Franzone è limitata”

 
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Pino Federico

Gela. Il nuovo ospedale di Ponte Olivo, in questi giorni diventato oggetto di dissonanze interne nella maggioranza del sindaco Di Stefano, “va fatto e non c’è ragione per non volerlo”. L’ex parlamentare regionale Pino Federico non trova nulla di valido, politicamente e non solo, nella discussione pubblica che sta montando. “Non la capisco – dice – quando iniziammo a parlare del nuovo ospedale insieme all’ex assessore regionale Razza, battemmo molto sul fatto che una nuova struttura comprensoriale avrebbe potuto mettere insieme più professionalità, concentrando le risorse mediche e infermieristiche. Il nuovo ospedale, in una collocazione equidistante per tutti i Comuni della zona sud della provincia, serve proprio a questo. Si possono concentrare tutte le risorse in termini di personale e servizi. Non possiamo permetterci che i medici di livello vadano via, rafforzando altri nosocomi dell’isola. È accaduto con un chirurgo di valore come Tirro’, che ha lasciato il “Vittorio Emanuele” a causa dell’assenza di anestesisti. Non è stato messo nelle condizioni di operare. Ho letto le dichiarazioni dell’assessore Franzone e la sua mi sembra una visione piuttosto limitata. L’Utin? È un’unità che già nei precedenti piani era prevista a Gela, con l’emodinamica invece a Caltanissetta. Ora, leggo di due Utin, una a Gela e l’altra a Caltanissetta. È una cosa che non esiste. L’Utin va attivata in città, prima possibile”.

Federico, che non si rivede nell’attuale amministrazione Di Stefano e alle amministrative ha scelto il blocco “Alleanza per Gela”, non cambia idea. “Manca una visione complessiva della città – aggiunge – nell’amministrazione, ognuno porta avanti una visione personale. Basta notare le posizioni dell’assessore Franzone sul nuovo ospedale. Era sufficiente che mi contattasse e gli avrei spiegato quali sono le ragioni alla base della scelta di un nuovo ospedale. Non hanno una visione univoca. Come si porranno quando sarà la volta di affrontare il tema dei vincoli Sic Zps? Non penso che il sindaco abbia la stessa visione dei grillini. Ritornando alla vicenda della sanità locale, occorre che le nostre strutture e i servizi migliorino. Dobbiamo attrarre le eccellenze e fare ritornare i giovani medici locali che hanno grandi doti e capacità”. Federico guarda inoltre ad un comparto essenziale, quello agricolo, da anni in difficoltà. È un cavallo di battaglia del deputato regionale FdI Salvatore Scuvera, che dal momento del suo insediamento sta insistendo sul tema delle dighe, del piano traverse e delle manutenzioni delle condotte irrigue. “Va bene ottenere i fondi per le manutenzioni – conclude l’ex presidente della Provincia – però, così non si risolve il problema. Sarebbe utile invece una battaglia per ripristinare il finanziamento da dieci milioni di euro per il rifacimento delle condotte e dell’interconnessione tra le dighe Cimia e Disueri. Non possiamo permetterci che dopo le manutenzioni ci siano altri disservizi, come è sempre accaduto in questi anni”. Federico, in maniera cristallina non trova riferimenti nell’azione della giunta Di Stefano, al contempo inoltra qualche “suggerimento” alla deputazione regionale di centrodestra, quasi invitandola ad essere più incisiva.

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