Gela. “Ci accorgiamo subito della pagliuzza negli occhi ma trascuriamo le travi che ci cadono in testa. Succede così anche a livello di consiglio comunale. Ci lamentiamo della nascita di nuovi gruppi politici, formati in base alle norme di legge, e non di consiglieri
che fanno gruppo singolarmente, facendo lievitare i costi affrontati dalle casse comunali per le indennità”.
E’ chiara la posizione di Giuseppe Di Dio, tra i fondatori del neo gruppo consiliare Indipendente.
“Voglio precisare – continua – che la nascita di questo gruppo, del quale faccio parte insieme ai colleghi Nicolò Gennuso e Salvatore Mendola, si fonda su un’esigenza pratica. Noi tre, non facendo più parte di gruppi strutturati, eravamo impossibilitati a partecipare alle conferenze dei capigruppo e a ottenere tutte le necessarie informazioni. Nonostante ciò, il ragionamento più strettamente politico è aperto. Non abbiamo preclusioni, chi vorrà appoggiare la maggioranza potrà farlo e lo stesso vale per l’opposizione”.
La nascita del gruppo Indipendente, stando allo stesso Di Dio, non fa venire meno diverse incongruenze.
“La normativa in materia – conclude il consigliere – è chiara. Affinché possa essere riconosciuta la presenza di un gruppo politico in consiglio comunale e non solo è necessaria l’adesione di almeno tre componenti. Noi rispettiamo le regole poste. Non capisco come si faccia, invece, a far partecipare alla conferenza dei capigruppo consiglieri che si sono intestati, singolarmente, un gruppo politico”.