Gela. L’attesa era per le elezioni amministrative gelesi e per la scelta dei tre nuovi consiglieri che entreranno a far parte dell’Unione dei Comuni. Sono stati individuati e toccherà all’esponente dem Lorena Alabiso, al civico di “Una Buona idea” Massimiliano Giorrannello e al consigliere Dc Armando Irti. A questo punto, il plenum è completo. Il presidente del consiglio dell’Unione, Angelo Di Menza, ha preso contatti con i tre sindaci dei Comuni che fanno parte dell’Area urbana funzionale, Gela, Butera e Niscemi. “Vorrei anzitutto convocare un tavolo operativo proprio con i tre sindaci – spiega Di Menza – il lavoro dell’Unione dei Comuni deve riprendere e a passo veloce. Ci sono finanziamenti fino ad ottantaquattro milioni di euro e se venissero persi sarebbe veramente come dare una frustata ai nostri concittadini. L’Unione dei Comuni deve diventare a tutti gli effetti un’entità amministrativa con una struttura e un proprio personale. Servono un ragioniere generale, un segretario, uno staff che si occupi della dinamica di tutti i progetti. Devono diventare lavori e poi opere pubbliche per il nostro territorio”. La prossima convocazione del consiglio dell’Unione, che potrebbe essere diramata entro fine mese, dovrà servire anzitutto all’insediamento dei tre consiglieri gelesi che si aggiungeranno ai loro colleghi di Niscemi e Butera. Ad oggi, l’Unione e il consiglio non si sono spinti troppo avanti. L’assenza di una vera e propria struttura organizzativa non agevola. “Dopo il confronto con i tre sindaci – aggiunge Di Menza – si passerà alla convocazione del consiglio. Dobbiamo non solo dire ma anche fare. Ci sono in ballo finanziamenti essenziali per Comuni come Gela, Niscemi e Butera”. Di Menza ha avuto contatti, in questo periodo, pure con il sindaco Di Stefano, oltre che con Conti e Zuccalà, rispettivamente per Niscemi e Butera. Di Stefano, già da assessore della giunta Greco, lavorò sulla nuova programmazione 2021-2027, che poi fece da sprone per il sì alla costituzione dell’Unione dei Comuni. Da allora, non sono stati fatti troppi passi in avanti.
La Regione non sta accelerando e manca la stipula dell’accordo di programma che dovrebbe servire a formalizzare il rapporto tra Palermo e appunto l’Unione dei Comuni. A fine maggio, attraverso il Programma nazionale di assistenza tecnica Capacità per la Coesione 2021-2027, è stata accolta la richiesta per dodici innesti nell’Unione. Sono tutte figure tecniche ed esperti che serviranno al funzionamento vero e proprio della struttura per arrivare a completare il ciclo dei finanziamenti. “Ho suggerito al presidente Di Menza – sottolinea Di Stefano – di procedere prima possibile con un incontro in presenza dei sindaci, così da fare il punto della situazione. Adesso, dobbiamo andare avanti”. E’ probabile che alla prossima seduta ufficiale del consiglio, lo stesso Di Menza ne approfitti per sintetizzare la programmazione da portare avanti, dato che i fondi a disposizione hanno una scadenza temporale che andrà osservata con accuratezza.