Gela. Un nuovo caso di malformazione neonatale si è registrato ieri nell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia dell’ospedale Vittorio Emanuele. Il nascituro è stato prontamente trasferito presso l’ospedale “Nuovo Garibaldi” di Catania a bordo di un elicottero del 118.
Secondo le prime indiscrezioni, subito dopo il parto, avvenuto alle prime luci dell’alba, i medici hanno accertato la malformazione all’ernia diaframmatica. Con esattezza, a preoccupare i sanitari, sarebbe un anomalo buchino al diaframma che potrebbe fare risalire l’intestino comprimendo i polmoni.
L’equipe del più attrezzato ospedale etneo ha fatto allestire la sala operatoria per cercare di mantenere il piccolo in vita. La prognosi del neonato è riservata. Lo stato clinico della madre, invece, non desta alcun problema.
Nelle prossime ore potrebbe essere dimessa dal reparto di Ostetricia. Durante la gestazione nessuno avrebbe diagnosticato la malformazione del bambino che la donna ha portato in grembo per oltre 8 mesi. La donna ha partorito naturalmente, con qualche settimana di anticipo rispetto ai nove mesi di gestazione.
L’episodio torna a accendere i riflettori sulle malformazioni neonatali in città, caratterizzata da un’incidenza particolare rispetto alla media nazionale. In verità, a Gela, da diversi mesi non si registravano casi di malformazioni neonatali.