Gela. La rimodulazione dei profili professionali adottata dal Comune rischia di essere impugnata perché definita in assenza della rappresentanza sindacale. A puntare l’indice accusatorio contro la determina dirigenziale è Giuseppe Corfù rappresentante della rsu.
Il provvedimento, secondo Corfù, “non fa scorrere le graduatorie e non tiene conto dei vincitori di concorso – accusa – Sono stati cambiati i profili professionali ad alcuni dipendenti comunali senza per questo coinvolgere e informare i sindacati”.
Il segretario generale del Comune, Vito Scalogna, getta acqua sul fuoco, pur precisando che la determina è stata curata dal direttore generale, Nunzio Renato Mauro.
“Il criterio adottato – spiega Scalogna – sia quello di attribuire ai dipendenti le effettive mansioni svolte. Questa era la filosofia che aveva mosso la direzione. Non ci sono cambiamenti radicali e non sono state modificate le categorie. Indubbiamente il quadro finale è una fotografia di quello esistente”.
La determina a firma del dirigente del settore Risorse umane e Affari legali, Maurizio Lanza, è stata inoltrata a 57 dipendenti comunali investiti dal provvedimento di assegnazione dei profili professionali.