Gela. Il sindaco Lucio Greco potrebbe essere alle battute finali, nel percorso, piuttosto tortuoso, che lo porterà a varare la nuova giunta. L’avvocato non ha tralasciato nessuna opzione, nel tentativo di evitare che la giunta bis possa nascere, politicamente già con il fiato corto. Da ieri, ha riallacciato qualche contatto, seppur informale, con partiti di governo come Pd e Movimento cinquestelle, per certi versi spiazzando anche gli alleati. Pare che oggi abbia ritentato di sondare la disponibilità degli ex alleati del Pd, che però difficilmente rientreranno nella geografia politica del nuovo governo della città. Il patto politico tra dem e grillini è ormai saldo, confermato dalle urne dei ballottaggi sull’isola e da un percorso condiviso, che è in atto anche in città. Contatti telefonici ci sono stati tra l’avvocato e, pare, qualche dirigente locale dem. Ieri, mentre si trovava a San Cataldo per festeggiare la vittoria del candidato giallorosso Gioacchino Comparato, il segretario provinciale dem Peppe Di Cristina non ha trascurato la crisi politica dell’amministrazione Greco. ““La crisi della giunta Greco? Per come viene gestita – ha detto il segretario provinciale dem – sta solo facendo allontanare la città. Il sindaco, ad oggi, non ha mai fatto un appello pubblico. Invece, ha deciso di gestire la crisi con un pallottoliere, solo in termini di posti e numeri. Paradossalmente, il sindaco sta solo rafforzando l’asse di Timpazzo, che lo ha lasciato solo quando la Regione ha disposto l’aumento dei conferimenti, diventato ormai abnorme, ma anche sui definanziamenti”. Anche il canale grillino non sembra rispondere ad eventuali sirene di giunta. “Contatti con il sindaco Greco? Solo una breve chiacchierata informale – dice il deputato regionale del Movimento cinquestelle Nuccio Di Paola – non ci sono mai state interlocuzioni ufficiali. In giunta? Lo escludo. Noi non abbiamo mai fatto un’opposizione a prescindere alla giunta Greco. La nostra è un’opposizione costruttiva. Abbiamo sempre compreso le difficoltà attraversate dalla città e ci siamo messi a disposizione. Sui finanziamenti di “Qualità dell’abitare”, abbiamo lavorato molto bene con l’assessore Terenziano Di Stefano. Massima collaborazione c’è stata sull’Autorità portuale. Per lavorare nell’interesse della città, non abbiamo bisogno di nomine o di poltrone. Per la città, noi ci siamo sempre. Il Pd? Il confronto sui temi prosegue. La vittoria a San Cataldo è molto importante, in una città per anni di centrodestra. Abbiamo scelto una classe dirigente giovane e preparata. Le risposte ci sono state”. Secondo Di Paola, il sindaco Greco dovrebbe assumere una posizione netta, chiudendo la crisi politica. “Dovrebbe parlare chiaramente alla città – aggiunge – la sua giunta è nata come civica. Allo stesso tempo, ci sono partiti che lo supportano. Se non sbaglio, a Roma, per l’incontro al Ministero dello sviluppo economico, c’è stato l’interessamento di Italia Viva. Ci sono tanti partiti nella sua alleanza, anche l’Udc e la Nuova Dc. Praticamente, è già una giunta di salute pubblica, anche se faccio fatica a capire cosa si intenda con questo concetto”. Svolte dei grillini, magari per un sì all’avvocato, sono da escludere. Con Pd e Movimento cinquestelle, che pur a disposizione della città, rimangono comunque distanti, Greco probabilmente andrà avanti con gli alleati che fino ad oggi lo hanno supportato. I contatti sono più frequenti rispetto agli scorsi giorni, ma lo schema non sembra diverso da quello pre-azzeramento, magari con qualche novità. Ai forzisti, l’avvocato ha nuovamente ribadito che non ci sono gli spazi di manovra per un secondo assessorato. Con due esponenti berlusconiani, gran parte degli alleati avrebbe mantenuto un atteggiamento di fortissima diffidenza.
L’avvocato ha incontrato il deputato regionale Michele Mancuso, riferimento del gruppo locale di Forza Italia, ribadendogli che per il gruppo verrà mantenuta la rappresentanza in giunta, ma senza una seconda posizione. Per mesi, la dirigenza cittadina di Forza Italia ha atteso risposte sul secondo assessorato, che era tra le garanzie avanzate dal sindaco. Non se ne farà nulla. I forzisti, al momento, non sembrano avere voglia di rompere con Greco e attendono di capire quale sarà il vero profilo politico della nuova giunta, che per i “lealisti” non può prescindere dall’ideale civico, da condividere probabilmente con i partiti di centro (Udc e Nuova Dc) e con la stessa Forza Italia. I renziani di Italia Viva, che non hanno rappresentanza all’assise civica, rimangono in sospeso, mentre l’avvocato Greco potrebbe anche aprire a qualche tecnico. Sembrano tramontare soluzioni, politicamente più evanescenti, frutto di accordi pre-elettorali, che gli alleati della prima ora non riconoscono più. Rilanciare il patto di governo della città non sarà cosa facile, ma Greco non può rimanere senza assessori, ancora troppo a lungo.