Gela. Il presidente della cooperativa Agro Verde, Stefano Italiano, ha chiuso la porta agli investitori tedeschi del gruppo “Frenell Sicily”.
Forte della titolarità del progetto agro energetico “Ciliegino”, grazie all’autorizzazione Unica rilasciata dalla Regione, la cui scadenza è fissata per il 27 gennaio 2018, ha disatteso l’incontro al Comune con Andreas Foppa (Foppa Energy) e Martin Zelig (Frenel), rappresentati dal legale Orazio Rinelli.
Questa mattina, Italiano avrebbe motivato la sua assenza con una pec, creando non poco imbarazzo in Comune e costringendo finalmente l’amministrazione comunale a convocare una conferenza stampa per fare chiarezza (si spera) sull’incompiuta autorizzata dagli enti pubblici sfociata in un’azione devastante sui 230 ettari di terreno ricadenti nelle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio.
Cancellate villette private e l’unica elipista del territorio. Negli scorsi giorni era stato Luigi Mistretta, project manager della Electric Energy Group, a sbattere la porta in faccia all’amministrazione comunale, accusandola di non avergli garantito la titolarità della concessione in cambio della realizzazione dell’investimento e del pagamento degli espropri effettuati per pubblica utilità, sempre grazie all’intervento del governo regionale con a capo il presidente Rosario Crocetta che aveva parlato di mega investimento durante la posa della prima pietra.
Da allora, in verità, l’area è piombata nel completo abbandono e nel degrado causa l’azione devastante delle ruspe autorizzate a cancellare i 343 lotti espropriati per pubblica utilità e mai rimborsati, la cui concessione è scaduta ad ottobre dello scorso anno.