Gela. Un investimento da non meno di 300 milioni di euro, che fino a qualche anno fa sembrava essersi impantanato. Per la nuova tangenziale, si va verso le fasi più avanzate, almeno a livello procedurale. In base ai progetti, collegherà il tratto della 117 bis, alle porte della città, con la 626 Gela-Caltanissetta. E’ un’opera strategica, anche su un fronte occupazionale. Negli scorsi mesi, è stato nominato un commissario straordinario, per seguirne l’iter. Proprio l’ingegnere Raffaele Celia ha dato comunicazione, a tutti gli enti interessati (a partire dai Comuni di Gela e Butera), dell’avvio della fase della conferenza di servizi, anche per apporre i vincoli di esproprio nelle aree sulle quali si svilupperà il percorso della tangenziale. Toccherà vaste zone che ricadono esclusivamente nei territori di Gela e Butera. Anche per Anas, quello della tangenziale è da ritenersi “tra gli interventi infrastrutturali caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico – amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio–economico a livello nazionale, regionale o locale”. Anche per queste ragioni si è posta la necessità di procedere alla nomina di un commissario. Entro fine mese, dovrebbe arrivare uno dei pareri, non ancora rilasciato. Saranno gli uffici del Ministero dei beni culturali ad esprimersi. La conferma arriva dal senatore grillino Pietro Lorefice, che fin dall’inizio ha seguito le procedure per il progetto della tangenziale, che appunto sembrava bloccato e a rischio taglio.
“Il Ministero dei beni culturali, che deve rilasciare un parere – spiega Lorefice – ha attivato una procedura interna, coinvolgendo anche un dipartimento regionale e la soprintendenza. Anche questa volta, sembrava che potessero esserci ritardi della Regione. Personalmente, mi sono attivato e anche il dipartimento regionale ha provveduto. Il parere del Ministero dei beni culturali dovrebbe essere rilasciato entro fine mese, consentendo ad Anas di andare avanti, anche con la conferenza di servizi”. Diversi mesi fa, Lorefice aveva incontrato il responsabile di Anas per la Sicilia. I lavori della nuova tangenziale vengono visti dai sindacati come una valvola di sfogo molto importante, sul piano occupazionale. Sarebbe inoltre un’infrastruttura viaria tra le più importanti, per decongestionare il traffico all’interno del perimetro urbano e assicurare un collegamento efficiente con il versante della 626.