Gela. Un’evoluzione organizzativa di un movimento civico che tre anni fa si affermò come un’autentica sorpresa nella coalizione del sindaco Lucio Greco. In settimana, il gruppo di “Una Buona Idea” dovrebbe fare il punto per aprire una nuova fase. Non ci saranno approdi di partito ma l’obiettivo è di strutturare un movimento ancora più dinamico, con una partecipazione attiva dei sostenitori. “C’è bisogno che ognuno di noi faccia la propria parte – spiega l’assessore Terenziano Di Stefano che è stato tra i fondatori del gruppo civico – già da diversi giorni abbiamo chiesto a tutti di confermare il loro sostegno al progetto. La gran parte degli aderenti si è già detta disponibile. Chiaramente, c’è anche chi ha scelto di non proseguire, ma senza alcuna polemica, anzi. Si parte sempre dalla base per sviluppare il gruppo, anche nell’ottica delle prossime scadenze elettorali”. Inevitabilmente, i civici di “Una Buona Idea” stanno già lavorando per le prossime amministrative, in attesa di chiarire i rapporti con il sindaco Lucio Greco. Praticamente tutta la maggioranza aspetta una convocazione dal primo cittadino, così da delineare gli scenari imminenti. Il confronto in casa “Una Buona Idea” dovrebbe tenersi nei prossimi giorni e ci saranno tutti i riferimenti del movimento, a cominciare dal segretario Rino Licata, dai consiglieri comunali Davide Sincero e Rosario Faraci e dallo stesso vicesindaco Di Stefano. La corsa per le regionali sembra aver aggregato ancora di più il polo civico, con la candidatura del medico Rosario Caci supportata non solo da “Una Buona Idea” ma anche da “Impegno Comune” e “Gela città normale”, tutti civici che sono nella maggioranza dell’avvocato Greco.
La prima fase della riorganizzazione sarà interna, seguita da un appello alla città, per aprire ancora di più lo spazio civico, che allo stato non sembra per nulla destinato a volgere verso i partiti, nonostante i contatti con gli autonomisti di Lombardo che si sono concretizzati nel sostegno reciproco a Caci. Il direttivo di “Una Buona Idea” vuole ripartire dall’esperienza di tre anni fa, senza abbandonare lo spirito iniziale e cercando di portare avanti un percorso amministrativo, fino ad oggi tutto imperniato sui progetti e sui finanziamenti, nella programmazione messa in campo attraverso l’assessore Di Stefano che rimane un punto di congiunzione nevralgico nei rapporti con la giunta.