Gela. C’è qualcuno, “non gelese”, che dall’esterno vuole mettere le mani su una città che solo con il settore sviluppo economico ha ottenuto finanziamenti per circa duecento milioni di euro? Il sospetto, anzitutto politico, l’hanno sollevato quelli che tre anni fa il progetto civico l’hanno voluto e sostanzialmente fondato. Il gruppo di “Una Buona Idea” ha rimesso il mandato in giunta, con le dimissioni dell’ormai ex assessore Terenziano Di Stefano. Nel pomeriggio, gli aderenti hanno tirato le somme. Il progetto con Greco è ormai finito e non per loro responsabilità. “L’azzeramento – ha spiegato il consigliere comunale Rosario Faraci – è l’annullamento del progetto politico votato dai cittadini”. I civici hanno fino alla fine cercato di convincere il sindaco Greco a non mettersi nelle mani del “partito” dell’azzeramento. “Non vediamo una vera crisi – hanno spiegato i civici – il nostro è un Comune con un flusso di cassa annuo di venticinque milioni di euro. Vorremmo valutare le carte del bilancio prima di dare un giudizio. Con dieci consiglieri si poteva andare avanti. Abbiamo anche proposto al sindaco di dargli mandato per sondare altre forze ma andando comunque avanti. Invece, si è fidato di una Nuova Dc che non faceva neanche parte del progetto iniziale. Ora, visto che pure il consigliere più vicino alla Nuova Dc non ha intenzione di sostenere il sindaco, lanciano l’ennesimo appello. Questa è schizofrenia politica. La Nuova Dc e Forza Italia, che ancora adesso non capiamo perché sia uscita dalla giunta, stanno rischiando di portare la città ad un commissariato che potrebbe avere effetti devastanti, soprattutto se dovesse definirsi una situazione di predissesto o dissesto”. I civici sono stati chiari nel contrapporre il loro prioritario interesse per la città a quello invece di “non gelesi” che tramite i referenti locali intendono “giocare con le sorti del territorio”. “Non vorremmo che qualcuno punti ad un commissariamento – hanno continuato – per avere una nomina di fiducia ad esempio della Nuova Dc, visto che l’assessorato regionale agli enti locali è retto da un loro rappresentante e nominerebbe l’eventuale commissario”. Una cosa è certa, “Una Buona Idea”, come hanno riferito i consiglieri Faraci e Davide Sincero, l’ex assessore Terenziano Di Stefano e il segretario Rino Licata, “sarà responsabile ma non c’è nessun obbligo di fare parte di una squadra di governo”. “In giunta con la Nuova Dc? Ho i miei dubbi che si possa stare nella stessa giunta di chi sta giocando con le sorti della città “, ha ribadito Di Stefano.
Lo sbocco di centrodestra che Greco avrebbe voluto, al momento non pare potersi delineare. “Ha il dovere morale di continuare a governare. La città non si merita un commissariamento”, ha spiegato Sincero. “Una Buona Idea” è stato il nucleo fondante del progetto dell’avvocato ma ora, seppur non ci sia un’adesione formale all’opposizione, è comunque chiaro che i destini politici si separano o quasi. “Risponderemo ad un’eventuale richiesta di incontro che dovesse arrivare dal sindaco e poi valuteremo senza nessun obbligo politico”, ha confermato il segretario Licata. È stato pieno l’appoggio all’operato di Di Stefano che ha retto l’assessorato allo sviluppo economico, dando priorità ai progetti strategici e ai programmi di finanziamento. “Oggi, quello di Gela è un territorio che vale non meno di due miliardi di euro di investimenti “, è stato detto. Ipotizzare un ritorno ad uno schema politico come quello precedente all’azzeramento è escluso. “Avevamo detto che l’azzeramento e le dimissioni al buio avrebbero portato a questa situazione”, hanno concluso.