Nove mesi di ritardo per gli operatori delle coop che ospitano i migranti

 
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Ventidue operatori costretti ad attendere anche fino a nove mesi prima di ricevere le proprie retribuzioni.

Si tratta di lavoratori in servizio per conto delle cooperative che, allo stato attuale, gestiscono il programma Sprar per l’accoglienza di richiedenti asilo. In totale, sono cinquanta i migranti ospitati nelle strutture gestite dalle cooperative. Gli operatori impegnati, invece, sono appunto ventidue. I dati sono stati forniti dall’assessore ai servizi sociali Licia Abela durante la seduta di question time di martedì sera. A chiedere lumi sulla situazione dei lavoratori è stato il consigliere del Polo Civico Guido Siragusa. “Ci sono due fasi di questo progetto – ha spiegato l’assessore – per la prima fase, i pagamenti sono stati effettuati regolarmente fino a maggio dello scorso anno. Per la seconda, invece, siamo fermi a giugno”. Insomma, i ritardi enormi nei pagamenti vengono confermati anche dalla giunta. Il meccanismo si conferma a cascata: le cooperative non ricevono tutti i fondi necessari e i lavoratori non ottengono regolarmente le mensilità. “Non possiamo accettare che chi lavora – dice il consigliere Guido Siragusa – non riceva quanto previsto”. Per i tecnici del Comune, i pagamenti delle fatture vengono effettuati regolarmente in base alla disponibilità dei fondi. A gestire per intero il progetto di accoglienza dei richiedenti asilo è il consorzio Sol Calatino che, in città, ha trovato la collaborazione di altre due aziende locali, impegnate in questo settore. La catena dei passaggi burocratici, però, danneggia soprattutto i lavoratori che non riescono più ad avere retribuzioni regolari. A questo punto, si rischia di toccare anche un anno senza pagamenti, qualora i fondi non si dovessero nuovamente sbloccare. “I nostri uffici – spiega l’assessore Abela – hanno avviato una serie di verifiche per capire quali e quanti ritardi ci siano nei pagamenti e nella copertura delle fatture. L’ente si è fatto carico di coprire i crediti vantati da queste cooperative pur di agevolare i pagamenti in favore dei lavoratori”. Nonostante tutto, gli operatori continuano a garantire le loro prestazioni pur in assenza di pagamenti. La situazione, però, rischia di diventare sempre più pesante se non dovessero sbloccarsi i primi versamenti.

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