Gela. Martedì è stata firmata l’ordinanza di proroga del servizio rifiuti, che fino a maggio continuerà ad essere gestito dalla società campana Tekra. Non c’erano altre soluzioni, dato che al momento mancano le condizioni per l’avvio delle attività in house di Impianti Srr, la società che ha ottenuto l’affidamento nei Comuni dell’ambito. Proprio sui presupposti del servizio in house si è riaperta una certa “ferita” istituzionale nei rapporti tra l’amministrazione Greco e i vertici di Impianti Srr ed Srr4. Secondo il presidente Srr Vincenzo Marino e l’amministratore di Impianti Giovanna Picone, il sindaco nell’ordinanza di proroga concentra le ragioni solo indicando ritardi delle società. Picone ha già dato mandato di proporre ricorso al Tar contro l’ordinanza. I vertici delle società hanno respinto le ragioni addotte dal sindaco, anche se l’amministrazione comunale nelle scorse ore ha invitato al dialogo, suggerendo il ritiro del ricorso amministrativo. “Neanche a noi interessa uno scontro con il Comune di Gela”, dicono Marino e Picone. Però, riferiscono anche che il ricorso potrà essere ritirato solo se Greco modificherà i contenuti dell’ordinanza. “L’amministrazione comunale dichiari qual è l’unico vero motivo di questa nuova proroga, cioè l’impossibilità di firmare il contratto attuativo – aggiungono – non esiste altra motivazione se non questa e non dobbiamo fornire nessuna rendicontazione dei mezzi e delle attrezzature acquistati, tenuto conto che non abbiamo lo strumento operativo”.
Come avevano già fatto nell’immediatezza della proroga, Marino e Picone precisano che “non ci sono responsabilità di Impianti ed Srr4″.