Gela. Non possono partecipare alle riunioni dei capogruppo consiliari perché, in sostanza, non fanno parte di un vero e proprio gruppo politico. In questo modo, il consigliere Giuseppe Di Dio ha illustrato quella che ritiene una vera e propria anomalia
direttamente al presidente del consiglio Giuseppe Fava e al segretario generale Vito Scalogna.
Al centro dei suoi dubbi, le convocazioni inoltrate sia al consigliere Giuseppe Morselli del Pid che al collega Luigi Farruggia di Grande Sud.
Allo stato attuale, in base alle indicazioni fornite da Di Dio in una nota scritta, sia Morselli che Farruggia agiscono in consiglio comunale individualmente, senza avere altri compagni di gruppo.
Di conseguenza, non avrebbero alcuna legittimazione a partecipare alle conferenze indette per definire le attività da calendarizzare in aula.
“Mi pare – spiega Di Dio – che la situazione sia piuttosto chiara. I due colleghi partecipano alle conferenze dei capigruppo senza avere un gruppo e, soprattutto, senza avere rappresentanze politiche a livello regionale o nazionale. In questo modo, decade l’unica deroga che, eventualmente, si potrebbe applicare per giustificare la loro presenza”.
L’anomalia è stata più volte sollevata da Di Dio che, adesso, ha assunto l’incarico di coordinatore provinciale del movimento Articolo 4, lasciando il ruolo di capogruppo consiliare al collega Terenziano Di Stefano. Il presidente Fava ha deciso d’intervenire.
“Mi è stato comunicato – ammette – che i due consiglieri sono pronti a fondere i due loro gruppi. In questo modo, ne nascerà uno nuovo e, adesso, attendo il nominativo dell’eventuale capogruppo. Comunque, già all’ultima conferenza sia Morselli che Farruggia non hanno partecipato perché non invitati, in attesa di avere novità sulle future scelte”.