Gela. Qualcosa sicuramente non funziona. La gestione dei rifiuti continua ad essere carente sotto tutti i punti di vista. Prima il problema era la discarica e il black out comunicativo tra Arpa, Genio Civile, Regione e Libero Consorzio. Risolto il problema dell’apertura rimane la spazzatura per strada.
Il calendario non ha subito modifiche, si è affrettata a precisare l’assessore all’Ambiente Grazia Robilatte ma allora perché tutti i cittadini sabato mattina hanno lasciato la plastica davanti casa convinti che la Tekra la ritirasse?
Ma non solo. Se per la plastica e la carta evidentemente c’è stata una comunicazione sbagliata, una sorta di passa parola non istituzionale che ha portato i cittadini a sbagliare, perché anche l’umido non è stato ritirato? A lamentarsi sono i residenti del quartiere San Giacomo, che hanno contattato la nostra redazione.
“Carta e plastica non vengono raccolte da due settimane – dicono – ma anche l’umido è rimasto davanti i nostri ingressi. Perchè?”.
Una domanda che rivolgiamo anche al Comune, affinché chieda alla Tekra i motivi per cui la raccolta sta avvenendo a macchia di leopardo. Senza considerare lo stato di degrado in cui versano alcuni quartieri, come Macchitella.
Non solo S.Giacomo ma tutta la via G,Cascino si e’ svegliata non solo con l’umido non raccolto ma anche con la spazzatura dei trascorsi giorni. Altro che pulizia straordinaria, siamo nell’emergenza sanitaria.
Continua ad essere sempre un fallimento , disagi , citta’ sporca, cumoli si spazzatura come decoro urbano , ed in fine tassa rifuti con aumenti esponeziali, piu’ di questo cosa aggiungere……cani randagi che scorrazzano aggredendo ignari passanti , topi ecc ecc ecc, citta’ priva di servizio adeguato e professionale.
Povera Gela , poveri i suoi abitanti e complimenti a chi l’ha gestita in passato e presente adesso.