"Non so nulla di ufficiale sul congresso, partecipare? Solo se sarò in città", Biundo: "Vado avanti con la mia linea"

Il congresso locale dei berlusconiani, salvo clamorose sorprese, dovrebbe ribadire la direzione già tracciata da Mancuso e da chi si riconosce nella sua azione: un'opposizione rigida al “modello Gela”, riducendo al minimo eventuali note difformi

A cura di Rosario Cauchi
29 luglio 2025 19:25
"Non so nulla di ufficiale sul congresso, partecipare? Solo se sarò in città", Biundo: "Vado avanti con la mia linea" - Il consigliere comunale FI Antonino Biundo
Il consigliere comunale FI Antonino Biundo
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Gela.  Negli “schemi” del centrodestra locale, in attesa che parta la fase vera e propria di riorganizzazione per lanciare una progettualità politica alternativa al “modello Gela” del sindaco Di Stefano, quella di Forza Italia non è una casella di secondo ordine, tutt'altro. Gli azzurri, un anno fa, presentarono alle amministrative la lista che ottenne in assoluto il maggior numero di voti. L'esito del ballottaggio ha ridimensionato i numeri del centrodestra e i forzisti, oggi, all'assise civica fanno affidamento solo sul vicepresidente Antonino Biundo. Il congresso cittadino, previsto per il 10 agosto (data sicuramente anomala per un'iniziativa politica di questo genere), dovrebbe dare nuove coordinate, anzitutto con il passaggio di consegne dall'attuale commissario Vincenzo Pepe al suo successore. “Il congresso è sempre un momento di alta democrazia, all'interno di un partito – dice il consigliere comunale Biundo – onestamente, nessuno mi ha informato e conosco la data, sempre che venga confermata, solo dai giornali. Se dovessi essere in città, parteciperò sicuramente. Però, ad agosto inoltrato, è probabile che io e la mia famiglia saremo fuori sede. Spero possa esserci un'unica proposta, accolta da tutti”. Biundo sembra molto “tiepido” rispetto a evoluzioni interne che lo pongono quasi in disparte rispetto al centro decisionale. Da quando si è insediato all'assise civica, non sono mancati i momenti di tensione verbale, principalmente nel dialogo a distanza con esponenti azzurri molto vicini al parlamentare Ars Michele Mancuso, stratega numero uno del partito provinciale. “Non ho mai attaccato nessuno – continua il consigliere – ho le mie idee e le esprimo anche in consiglio comunale. Se il nuovo coordinatore avrà una linea che condivido, per me potrà essere un aspetto molto importante. Se così non dovesse essere, io andrò avanti. Nella mia lunga esperienze politica, non mi sono mai fatto imporre niente da nessuno”. Da qualche tempo, come abbiamo anche riportato, si fanno insistenti le voci di un avvicinamento del vicepresidente del consiglio comunale agli ambienti autonomisti. Il rapporto professionale e sindacale con il lombardiano Rosario Caci non è mai stato "clandestino". Lo scorso fine settimana, c'era anche Biundo all'evento organizzato dal club “Nautico”, durante il quale non è passata inosservata la partecipazione dell'europarlamentare Marco Falcone, azzurro di spessore che però esprime una direttrice politica sicuramente distante da quella di Mancuso e dei suoi. Non a caso, Falcone, in città, riesce ad avere sostegni al di là della mera collocazione di partito. In più occasioni, Forza Italia rappresentata in aula è sembrata assai distante da quella che sta fuori dal municipio. Il congresso locale dei berlusconiani, salvo clamorose sorprese, dovrebbe ribadire la direzione già tracciata da Mancuso e da chi si riconosce nella sua azione, con un'opposizione rigida al “modello Gela” e probabilmente riducendo al minimo eventuali note diverse da quelle dello spartito di riferimento. 

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