Gela. Una giunta “di responsabilità” strutturata senza il nucleo politico portante di tre anni fa. È questa la strada intrapresa dal sindaco Lucio Greco per cercare di risollevare le sorti finanziarie del municipio. Il mutamento dei confini è radicale e per l’avvocato si deve a defezioni che ritiene politicamente immotivate. “Non so se sia mancato un pizzico di coraggio o se dietro queste scelte si celino tatticismi e ambizioni personali. Noi, comunque, restiamo al timone della nave, perché non si scappa di fronte alle responsabilità. I contrasti ci possono essere, è normale, ma non possono mai essere un buon motivo per abbandonare la città nel momento più complicato. Mi riferisco a Forza Italia, al quale si deve l’apertura della crisi e della verifica”, dice il sindaco. Anche la spina dorsale civica ha scelto di lasciare dopo essersi opposta all’azzeramento. “Discorso a parte merita “Una Buona Idea”, che per anni ha potuto contare sulla vicesindacatura e su deleghe molto importanti, per cui la posizione appare ancora più grave e non mi spiego la decisione di non voler rientrare. Sono fuggiti dai problemi, invece di affrontarli con coscienza”, continua.
Neanche l’appoggio esterno dei cuffariani della Nuova Dc lo convince. “La Nuova Dc, pur non voltando le spalle a questa amministrazione ha preferito defilarsi e garantire un supporto esterno. Mi rendo conto che le fibrillazioni continue e gli scontri nella maggioranza ad opera dei civici hanno portato ad un punto di non ritorno – conclude – ma ci sono momenti, nella storia della vita politica di una città, in cui serve maggiore coraggio e la forza di accantonare le esigenze personali per anteporvi quelle della collettività”. Greco non pare lasciare porte aperte e anche gli ex alleati finiscono nel campo opposto, nella fase più difficile dell’ente.