Gela. E’ tornato in libertà un mese dopo l’arresto. Trenta giorni in carcere per scontare una condanna a tre anni e sei mesi per violazione dei sigilli e costruzione abusiva. C’era però una anomalia in quella sentenza: Rocco Cascino, 41 anni, panettiere, non era stato avvertito che fosse iniziato il processo.
Lo hanno scoperto i suoi legali, avvocati Giovanni Lo Monaco e Carmelo Tuccio, che si sono rivolti alla corte d’Appello di Caltanissetta per chiedere la revoca del provvedimento cautelare. E la corte ha dato ragione alla difesa, disponendo ieri la liberazione di Rocco Cascino.
L’uomo ha raccontato ai suoi avvocati di non aver ricevuto alcuna notifica del procedimento penale in questione. Il giudice monocratico lo avrebbe quindi processato e condannato in contumacia a tre anni e mezzo di reclusione.
Il 31 luglio scorso gli agenti del commissariato diedero esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura. Cascino dovrà essere nuovamente processato in secondo grado. Il reato è stato consumato due anni fa.