Gela. Era soltanto un’amministratrice di fatto dell’azienda edile finita al centro dei controlli. Un professionista locale già rinviato a giudizio. Per questo motivo, è arrivata l’assoluzione per l’ex socia, accusata di turbativa d’asta. La decisione è stata pronunciata dal giudice dell’udienza preliminare Paolo Fiore. E’ stato il difensore di fiducia dell’imputata, l’avvocato Flavio Sinatra, a far emergere l’estraneità della donna all’intera vicenda. Il presunto accordo per pilotare l’assegnazione di un appalto pubblico, in realtà, sarebbe stato conosciuto solo dal socio di fatto dell’azienda, un professionista locale che insieme ad altri indagati è già stato rinviato a giudizio per gli stessi fatti. Il gup Fiore, così, non ha accolto la richiesta di condanna ad otto mesi di reclusione arrivata dai magistrati della procura, disponendo appunto l’assoluzione.
