Gela. In questi ultimi giorni, soprattutto a seguito dell’avvio dell’iter del dissesto dell’ente comunale, non sono mancate le voci intorno al futuro più immediato del sindaco Lucio Greco. L’avvocato va avanti e lo fa rilanciando un appello a tutte le forze politiche, comprese quelle in prima fila nella ridda degli attacchi. Chiede responsabilità nell’interesse della città, anzitutto nel tentativo di chiudere il percorso che dovrebbe permettere l’ottenimento delle royalties estrattive per i progetti in mare, come “Argo-Cassiopea”. La norma sarà nella legge finanziaria che il governo regionale porterà all’Ars. “Molti esponenti politici, piuttosto che far conoscere ed eventualmente difendere le politiche dei rispettivi partiti di appartenenza, oggi impegnati in questioni nazionali e internazionali di primaria importanza, non trovano di meglio che attaccare il sindaco. Capisco che ciò può essere utile per i propri interessi elettoralistici, ma banalizzare in questo modo la carica e la funzione cui sono chiamati – dice il sindaco – non è accettabile e dà la misura dell’impoverimento del dibattito politico nella nostra città. Non voglio contribuire a degradare ancor di più il confronto e non mi va di rispondere a certi gratuiti e ingenerosi attacchi, anche perché sono totalmente impegnato a portare avanti e a curare nei minimi particolari, una delle iniziative più importanti della mia amministrazione. Uno di quelli che possono cambiare la storia della nostra città. Non voglio essere pertanto distratto da voci riguardanti le mie dimissioni o eventuali ricanditature perché, di fronte all’importanza che riveste il riconosceminto delle royalties per la nostra città, tutto passa in secondo piano”. Su un punto come questo, per Greco, devono concentrarsi tutte le forze politiche. Il primo cittadino punta ad una sorta di “gioco” di squadra oltre le differenze di schieramento e non a caso richiama le iniziative in materia dei grillini del Movimento come dell’assessore regionale forzista Marco Falcone. “Le forze più responsabili e più serie, indipendentemente dalla collocazione politica, non dovrebbero farsi prendere la mano da certi pregiudizi, o peggio, da certi risentimenti personali che rischiano di far perdere di vista l’importanza della portata di una tale iniziativa. Noto che su questa vicenda già qualche forza a livello regionale, come il Movimento cinquestelle, ha preso una posizione favorevole. Così come sono rimasto profondamente soddisfatto quando, in un incontro tenutosi a Palermo – continua – l’assessore regionale al bilancio onorevole Marco Falcone, dimostrando il suo interesse per la nostra città, mi ha confermato di avere inserito nella prossima legge di bilancio la norma che prevede il riconoscimento delle royalties a favore dei Comuni di Gela, Licata e Butera”.
In un momento segnato finanziariamente dal dissesto, le risorse delle royalties sono essenziali per l’ente. “Sarebbe un segno di grande civiltà e di grande amore verso la città, se tutte quelle forze politiche impegnate oggi solamente ad attaccare il sindaco, orientassero le loro azioni al raggiungimento di un tale fondamentale obiettivo, in grado di cambiare le sorti della nostra città. Il tentativo di indebolirmi e isolarmi, in questo particolare momento, reca solo danno alla città. Ho abbastanza maturità politica.- conclude Greco – per comprendere che i partiti hanno legittimamente le loro esigenze e devono curare i propri interessi politici, ma resto altrettanto convinto che, in un contesto così problematico e difficile, certe prese di posizione, da parte di alcuni esponenti politici, sono completamente fuori luogo”. Il sindaco sa bene che i partiti, soprattutto quelli del centrodestra intransigente, stanno sviluppando una teoria ormai del tutto avversa all’amministrazione. Sono ritornate in auge le richieste di dimissioni indirizzate all’avvocato che non sembra godere di un appoggio strutturale. Ora, Greco si muove per obiettivi e pone priorità al concetto dei risultati per la comunità intera, senza riconoscersi nei blocchi politici, già in atmosfera elettorale.
Ancora? Per cortesia sarebbe stato più logica una dimissione e nessuno avrebbe parlato di dissesto.
Oramai sono gli ultimi titoli di coda e sarà ricordato per un sindaco in…. giusto per aver portato l’ente comune in fallimento.