“Non ho niente contro Romano, non gli ho sparato”: Radicia si difende in carcere

 
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Gela. “Non ho mai sparato in vita mia, ho pure scelto l’obiezione di coscienza al posto del servizio militare. Non ho niente contro Graziano Romano e non conosco le vicende che riguardano lui e Bodinaku”.

La ricostruzione degli investigatori. Il ventinovenne Antonio Radicia ha rilasciato dichiarazioni spontanee davanti al giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro che lo ha sentito all’indomani del suo arresto. E’ accusato, insieme al ventiquattrenne Igland Bodinaku, di aver aggredito e successivamente intimidito, sparando verso l’abitazione, proprio il giovane Graziano Romano, a sua volta arrestato dai carabinieri del reparto territoriale con l’accusa di aver esploso colpi d’arma da fuoco, probabilmente per vendetta, ai danni dello stesso Bodinaku. I magistrati della procura ipotizzano una sorta di regolamento dei conti interno alla malavita locale.

Chiesta la sostituzione della misura cautelare. Difeso dal legale di fiducia, l’avvocato Davide Limoncello, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande formulate dal gip ma, al contempo, ha voluto precisare la sua posizione. Proprio l’avvocato Limoncello, intanto, ha chiesto una sostituzione della misura cautelare anche attraverso la sottoposizione agli arresti domiciliari. Radicia si trova nel carcere di contrada Balate. Nelle prossime ore, invece, verrà interrogato l’altro presunto responsabile, Igland Bodinaku, detenuto nel penitenziario di Caltagirone. 

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