Gela. Era accusato di non aver versato quanto dovuto all’ex moglie e alla figlia, ancora minorenne, dopo la fine del rapporto matrimoniale. Un cinquantaduenne, però, è stato assolto dal giudice Marica Marino. Il magistrato ha accolto le richieste arrivate dalla difesa dell’uomo, sostenuta dall’avvocato Angelo Cafà. Il legale, nelle sue conslusioni, ha descritto le difficoltà economiche incontrare dall’uomo, a causa anche di una serie di mutui accessi per ragioni familiari. Allo stesso tempo, stando alla difesa, seppur non in maniera sempre puntale, avrebbe comunque garantito un sostentamento economico all’ex e alla figlia, mettendo a disposizione un conto dal quale attingere. Elementi che hanno convinto il giudice ad emettere un verdetto favorevole all’imputato.
L’ex moglie era costituita parte civile, con l’avvocato Liliana Bellardita, che invece ha chiesto, così come il pubblico ministero, la condanna dell’uomo. La denuncia, sporta proprio dall’ex moglie, venne presentata al culmine di rapporti assai tesi tra i due.
questo significa portare all’esasperazione un uomo, una legge ingiusta condanna gli uomini separati alla miseria malgrado che il più delle volte la colpa èdella donna che spessissimo pporta all’esasperazione il marito costringendolo all’abbandono per non subire più violenze psicologiche.