Gela. Quei soldi li aveva ottenuti come premio assicurativo dopo un grave incidente stradale. Non furono richieste estorsive ai danni della madre. E’ stato assolto un giovane, minore all’epoca dei fatti, finito a processo con l’accusa di aver anche picchiato la donna, pur di ottenere i soldi per l’acquisto di droga. Una vicenda concretizzatasi tra le mura dell’abitazione di famiglia, nel quartiere Baracche. Dopo la chiusura del dibattimento, il pubblico ministero ha chiesto la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione, ritenendo fondate tutte le accuse mosse all’imputato. Per il magistrato, i soldi li avrebbe pretesi solo per comprare droga. Una versione contestata dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Carmelo Tuccio. Il legale, producendo anche il relativo assegno, ha spiegato che i soldi chiesti dal giovane gli spettavano dopo averli ottenuti come premio assicurativo. La madre, invece, li aveva intestati su un proprio conto personale.
La diatriba familiare sarebbe scattata per questo motivo. Il giudice del tribunale minorile di Caltanissetta ha derubricato le accuse da estorsione e lesioni ad esercizio arbitrario delle proprie ragioni, concedendo al giovane il perdono giudiziale e l’assoluzione.