“Non ha aggredito l’ingegnere Eni”, Saverio Di Blasi assolto anche in appello

 
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Gela. Non avrebbe aggredito un ingegnere, dipendente della raffineria Eni di contrada Piana del Signore, durante un sopralluogo tecnico effettuato tra gli impianti della stessa fabbrica.

Così, i giudici della corte d’appello di Caltanissetta hanno deciso l’assoluzione per Saverio Di Blasi, esponente dell’associazione ambientalista Aria Nuova.
L’imputato, difeso dall’avvocato Salvo Macrì, già in primo grado aveva ricevuto un verdetto analogo. In base alle accuse, Di Blasi, durante un sopralluogo tecnico effettuato nello stabilimento da un collegio peritale, avrebbe aggredito l’ingegnere della multinazionale che ne contestava la presenza sui luoghi. In primo grado, davanti ai giudici del tribunale locale, e, adesso, anche in appello, questa ricostruzione è stata esclusa.
Non ci sarebbero state, secondo i giudici, situazioni tali da collegarle ad una presunta aggressione. Di Blasi è finito sotto processo con l’accusa di lesioni personali.
La denuncia arrivò a seguito di presunte violenze esercitate dall’imputato nei confronti del dipendente della raffineria Eni di contrada Piana del Signore.
L’avvocato Salvo Macrì, però, è riuscito a dimostrare come il suo assistito non abbia in alcun modo esercitato violenza contro la presunta vittima che, intanto, ne contestava la presenza durante gli accertamenti tecnici. Dopo l’assoluzione di primo grado, i magistrati della procura generale hanno scelto d’impugnare la decisione. Adesso, per Saverio Di Blasi, è arrivata l’assoluzione anche in appello.
L’avvocato Macrì aveva già difeso l’esponente ambientalista in altri casi simili. Le assoluzioni arrivarono anche quando venne accusato di diffamazione dall’ex sindaco e attuale presidente della regione Rosario Crocetta che lo denunciò per diffamazione.

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