Il traffico di droga controllato dai clan agrigentini: chieste condanne per sei gelesi

La rotta della droga sarebbe arrivata fino a Gela, confermando gli affari strutturati per gestire il mercato

A cura di Redazione Redazione
17 dicembre 2025 14:32
Il traffico di droga controllato dai clan agrigentini: chieste condanne per sei gelesi -
Condividi

Palermo. In totale, sono ventitré le richieste di condanna avanzate dalla Dda di Palermo nei confronti di altrettanti imputati, coinvolti in una vasta inchiesta su mafia e traffico di droga. Il business delle sostanze stupefacenti, nell'area agrigentina, avrebbe visto una partecipazione attiva dei clan di Villaseta e Porto Empedocle (vent'anni ciascuno sono stati indicati per i presunti capi Pietro Capraro e Fabrizio Messina). La rotta della droga sarebbe arrivata fino a Gela, confermando gli affari strutturati per gestire il mercato. Condanne sono state richieste anche per i gelesi Rocco Grillo e Giuseppe Pasqualino, a nove anni e otto mesi di detenzione ciascuno, per Mirko Salvatore Rapisarda, a otto anni e quattro mesi, Rosario Smorta, a sette anni e due mesi, Giuseppe Piscopo, a sette anni di detenzione, e Antonio Salinitro, a quattro anni. Tutti hanno scelto il giudizio abbreviato. Era già stato disposto il dibattimento, che partirà a gennaio, per il trentaseienne Giuseppe Nicastro: insieme ad altri imputati, non ha optato per riti alternativi. L'inchiesta, coordinata dalla Dda palermitana, venne condotta dai carabinieri, avendo come baricentro geografico proprio l'area agrigentina. I gelesi avrebbero mantenuto un ruolo piuttosto rilevante proprio per il traffico di droga, come emerso in altre inchieste analoghe. I gelesi sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Salvo Macrì e Danilo Tipo. In aula, si tornerà a gennaio, per le conclusioni dei legali degli imputati.

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Quotidiano di Gela