Gela. Cadono le accuse di bancarotta fraudolenta, contestate a due imprenditori, Calogero Malluzzo e Domenico Malluzzo. Assolti “perché il fatto non sussiste”. Con questa formula il collegio penale del tribunale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore, si è espresso al termine del dibattimento avviato a seguito di un’inchiesta condotta sui conti delle società “Fratelli Malluzzo” e “Ma.prefabbricati”. Una richiesta assolutoria era già stata formalizzata dalla procura.
Per i difensori degli imputati, gli avvocati Flavio Sinatra, Nicoletta Cauchi e Nicola Di Benedetto, non sono mai sussistiti i presupposti per una presunta bancarotta, venendo a mancare condotte irregolari nella gestione societaria. Hanno ribadito l’assenza anche degli elementi per la dichiarazione di fallimento, che la Cassazione annullò a livello civilistico (a seguito di ricorso avanzato per conto di una delle società dai legali Giuseppe Condorelli e Paolo Testa). Fattori che hanno portato il collegio penale a formulare l’assoluzione. Le motivazioni verranno depositate nel termine di novanta giorni.