Non era lui il ladro delle chiese, assolto giovane: era accusato di più colpi

 
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Gela. Era considerato un ladro seriale, con colpi messi a segno all’interno di almeno tre chiese della città. I giudici del tribunale dei minori di Caltanissetta, però, hanno ritenuto insufficienti gli elementi probatori, disponendone l’assoluzione. Il giovane finito a processo, difeso dall’avvocato Maurizio Scicolone, era accusato di aver colpito insieme ad un maggiorenne, a sua volta processato per gli stessi fatti. Paramenti sacri e oggetti usati per le liturgie avrebbero fatto parte del bottino, che sistematicamente veniva portato via dai luoghi di culto. A termine della requisitoria, il pm ha chiesto la condanna a tre anni di reclusione, ritenendo provata la partecipazione dell’imputato ai furti, successivamente ricostruiti dagli investigatori. La difesa, però, è riuscita a provare l’assenza di elementi certi che potessero ricondurre il giovane ai furti nelle chiese.

La sua frequentazione dei luoghi di culto presi di mira è stata giustificata con il fatto che per anni ha svolto le funzioni di chierichetto, a supporto dei parroci. Una ricostruzione che ha convinto i giudici, soprattutto in assenza di elementi che potessero ricondurre indissolubilmente ad una sua eventuale partecipazione ai colpi.

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