Gela. Avrebbe avuto l’intenzione di estorcergli denaro e per questo motivo ha deciso di denunciarlo. I magistrati della procura di Bergamo, però, hanno archiviato il caso del giovane gelese Rocco Scerra, finito al centro delle indagini
dopo la denuncia presentata ai suoi danni proprio da un imprenditore siciliano con diverse attività avviate da tempo in Lombardia.
In sostanza, almeno in base alle indicazioni giunte dalla procura bergamasca, Scerra non avrebbe in alcun modo esercitato pressioni illecite nei confronti dell’imprenditore.
Il giovane, infatti, aveva appena iniziato a lavorare per conto di una società siciliana impegnata nel settore del recupero crediti: solo per questa ragione, avrebbe contatto l’imprenditore che aveva acceso un canale di finanziamento con la stessa azienda.
Le telefonate ricevute da Scerra, però, avrebbero insospettito l’imprenditore che, quindi, scelse di rivolgersi alle forze dell’ordine e ai magistrati della procura di Bergamo. In ballo, in base alla denuncia presentata dalla presunta vittima, ci sarebbero stati alcune migliaia di euro.
Il giovane, difeso dall’avvocato Salvo Macrì, è riuscito ad evitare conseguenze più gravi e, soprattutto, un processo con l’accusa d’estorsione. Il provvedimento ufficiale d’archiviazione, firmato dai magistrati lombardi, è stato notificato all’avvocato Macrì che, in questo modo, ha visto confermata la sua linea difensiva, da subito tesa ad escludere qualsiasi responsabilità nei confronti dell’operatore gelese.