Gela. Per il magistrato di sorveglianza del tribunale di Agrigento era socialmente pericoloso e gli andava imposto il trasferimento in una casa di lavoro per due anni. Nella vicenda del trentenne Salvatore Nocera, però, è arrivato un verdetto favorevole dai giudici del tribunale di sorveglianza di Palermo. La misura è stata revocata, così come chiesto dal difensore del giovane, l’avvocato Giuseppe Cascino. Stando al legale, non ci sarebbero stati i requisiti per imporre la misura a Nocera, intanto detenuto. Mancherebbero accertamenti sulla sua attuale condotta.
Il provvedimento si sarebbe basato solo su vicende del passato, per le quali sono arrivate condanne. I giudici palermitani hanno ribaltato il verdetto dei colleghi agrigentini e il trasferimento nella casa lavoro è stato bloccato.