Gela. “Restaurazione o rinnovamento? Abbiamo scelto la responsabilità”. Il segretario provinciale del Pd Renzo Bufalino ha voluto ribadire, questa mattina in conferenza stampa, la piena fiducia nel nuovo corso dem del commissario Giuseppe Arancio. Sarà un Pd pronto a non rinunciare alla propria identità. “Alle amministrative presenteremo la nostra lista con il nostro simbolo – ha spiegato Arancio scelto dalla direzione regionale dem – non ci saranno mascheramenti. Alleanze? Non staremo con il centrodestra e siamo pronti al confronto con tutte le forze che sono opposizione al governo nazionale e regionale. Candidato a sindaco? Prima serve il progetto. Non abbiamo candidati a primo cittadino, anche se ho letto che ci sono le disponibilità di Miguel Donegani e Guido Siragusa”. Il corso Arancio si è presentato con una nuova adesione, quella dell’imprenditore David Melfa. Sicuramente, una presenza ufficiale poco attesa. Nessuno scontro in famiglia con il fratello, l’altro imprenditore Maurizio Melfa, già candidato a primo cittadino. “Massimo rispetto per le idee di mio fratello – spiega David Melfa – io invece ritengo che l’avvento del segretario Schlein sia una rinnovazione vera sui diritti civili e sulle questioni ambientali. La città ha bisogno di lavoro e di ambiente. Sono questi i temi importanti”. Nessuno sconfessa il cammino iniziato dall’ex segretario Guido Siragusa. “Le porte sono aperte a tutti – ha riferito il presidente provinciale Massimo Arena – nessuno deve sentirsi escluso. Ringraziamo Siragusa per il lavoro fatto. La scelta di Arancio è votata all’equilibrio”.
“Il Pd è opposizione alla giunta Greco – ha precisato il consigliere comunale Gaetano Orlando – il centrosinistra unito può vincere le prossime amministrative. La città è in condizioni disastrose da quando non governiamo più. Il livello di pulizia è deficitario”. Arancio lo aveva ribadito già dopo la nomina e lo conferma, “il Pd deve superare i conflitti interni, deve ritornare comunità”. Al contempo, il commissario è certo che il progetto Greco di quattro anni fa, allora sostenuto dal Partito democratico, “è fallito”. Nessuna preclusione ad un dialogo con l’area civica oltre che con quella progressista. “Una Buona Idea? Per noi, il dialogo può esserci”, ha detto l’ex parlamentare Ars. Ci sono comunque punti irrinunciabili. È netto il no all’inceneritore, progetto del governo regionale che pare comunque destinato ad altre aree dell’isola. “L’ampliamento di Timpazzo?. Anzitutto, servono compensazioni ambientali – ha spiegato Arancio – io sono contrario a nuove discariche ma delle soluzioni vanno comunque trovate”. Il commissario, con l’obiettivo di riaprire il dialogo anzitutto nel proprio partito, ha precisato che nel suo lavoro sarà affiancato da altri due dirigenti del territorio, l’ex presidente del civico consesso Giuseppe Fava e il niscemese Francesco Di Dio. Sarà un nuovo Pd oppure la restaurazione delle correnti, contestata dai dirigenti vicini a Siragusa? Arancio e lo stato maggiore dem, prima di tutto, vogliono raccogliere i cocci per capire se sia ancora possibile rimetterli insieme.