Gela. Lo scontro duro di ieri, in aula consiliare, ha certamente travalicato la sola boa, politica e amministrativa, del dissesto. Il sindaco Lucio Greco ha tracciato un proprio asse valoriale e di prospettiva ed è altrettanto chiaro che i prossimi mesi saranno tutt’altro che facili da sostenere e non solo per il dissesto e per la crisi finanziaria che da circa un anno si è abbattuta sul municipio. Con le scelte per le prossime amministrative che man mano iniziano a maturare, anche gli alleati riflettono. “Non dobbiamo difendere il sindaco – dice il consigliere autonomista Diego Iaglietti – siamo sempre stati rispettosi del nostro compito. Voteremo la dichiarazione di dissesto ma non per una questione di maggioranza. Per me, si tratta invece di coerenza in un percorso. Abbiamo già condiviso i passaggi precedenti e sarebbe stupido non dare seguito a ciò che prevede la normativa in materia. La città non si fa abbindolare dalla retorica che lega il dissesto al tracollo del territorio. Chi vota il dissesto non distrugge nulla. Il sindaco? Io penso che abbia fatto degli errori. Se lui si ritiene immune da pecche, allora la sua visione delle cose non coincide con la mia”. Il sostegno del gruppo lombardiano non è mancato anche quando l’avvocato Greco ha deciso di riorganizzare la sua giunta, dopo l’uscita dei civici di “Una Buona Idea” e il mancato approdo al centrodestra. Ad oggi, l’Mpa è l’unico partito strutturato nella coalizione del primo cittadino. Alcuni mesi addietro, il sindaco cercò di arrivare ad un patto in prospettiva, con tutti gli alleati. Non ha mai escluso infatti l’opzione di una ricandidatura e anche ieri sera, nel corso del suo lungo intervento, è ritornato sul punto. “Personalmente, io non starò in un Greco bis – precisa Iaglietti – in quel caso, valuterò il da farsi ma escludo un appoggio ad una possibile ricandidatura del sindaco. Chiaramente, parlo a titolo personale, fermo restando il confronto e le opportune valutazioni con il mio partito”.
Il gruppo ha voluto garantire l’appoggio per arrivare alla fase finale del percorso sugli atti finanziari e ora con il delicato passaggio del dissesto. “Io sono abituato ad affrontare i problemi e a risolverli – conclude Iaglietti che richiama una sua valutazione – ieri, ero pronto ad intervenire ma il mio sarebbe stato un discorso tecnico. Però, in aula, ha prevalso l’attacco personale e hanno avuto la meglio i litigi. Non è un clima che mi possa interessare”. Con il voto alla dichiarazione di dissesto potrebbero giungere i titoli di coda nel rapporto politico tra l’avvocato Greco e i lombardiani. I rumors non mancano.