Gela. Mancano i dirigenti in aula e, così, salta la trattazione dei debiti fuori bilancio all’ordine del giorno e della proposta per esternalizzare il servizio di riscossione della Tosap. Passa la variante. L’aula consiliare, però, ha alla fine approvato la variante al piano regolatore generale per la realizzazione di un camping in contrada Piana Marina. Non sono mancate le polemiche, neanche quando si è trattato di decidere il rinvio della seduta a domani sera. I consiglieri comunali del Movimento cinque stelle hanno espresso voto contrario proprio per evitare una nuova seduta e, di conseguenza, ulteriori costi per i gettoni di presenza. In ogni caso, si tornerà in aula tra ventiquattro ore. Il dibattito si è subito aperto intorno alla variante al piano regolatore generale destinata alla realizzazione di un camping nella zona di Piana Marina. L’indipendente Carmelo Casano ha chiesto chiarimenti circa la natura stessa della variante. “Perché una variante – ha domandato – e non un cambio di destinazione d’uso?”. Una richiesta arrivata anche dal capogruppo del Pd Vincenzo Cirignotta. Il dirigente Salvatore Lombardo, però, ha confermato la presenza di tutti i necessari pareri. “Questa è una variante di sportello unico – ha precisato – che rispetta tutti i parametri”. Il capogruppo del Polo Civico Guido Siragusa ha però parlato di responsabilità politiche. “E’ un atto rimasto nei cassetti dell’amministrazione comunale per oltre un anno – è intervenuto – si tutela così un imprenditore che vuole investire?”. L’assessore Francesco Salinitro ha escluso ritardi. “Abbiamo fatto i nostri approfondimenti – ha spiegato – ci sarebbe da chiedersi, invece, come mai negli anni precedenti si sia perso tutto questo tempo”. Cristian Malluzzo di Adesso Gela, presidente della commissione urbanistica, si è detto favorevole alla proposta. Stessa linea dal gruppo misto, con Carmelo Casano che ha però criticato i sistemi adottati dalla giunta. Voto favorevole da Reset, preannunciato dal consigliere Francesca Caruso. Alla fine, con il voto favorevole anche del Movimento cinque stelle, è passata la proposta di variante.
Polemiche sui debiti fuori bilancio. L’assessore Fabrizio Morello, invece, ha confermato l’intenzione della giunta di dare in affidamento, esterno, il servizio di riscossione dell’imposta sulla pubblicità e sull’occupazione del suolo pubblico. “Una scelta legata – ha detto – soprattutto alla carenza di personale interno”. I consiglieri comunali Carmelo Casano e Salvatore Sammito hanno subito richiesto una modifica alla proposta iniziale. “Qualsiasi azienda che dovesse ottenere il servizio – hanno precisato – dovrà impegnarsi ad assumere gli operatori già in servizio”. I consiglieri del Movimento cinque stelle, però, hanno sollevato dubbi sulla necessità di esternalizzare il servizio di riscossione, soprattutto rispetto all’attività di recupero delle somme non versate. Una linea assunta dallo stesso Guido Siragusa. “Le motivazioni esposte dall’assessore Morello sono molto deboli” ha detto replicando all’esponente della giunta. Davanti ai dubbi, l’aula ha chiesto una modifica alla proposta, destinata alla tutela degli operatori impegnati nel servizio. L’atto è stato posposto in attesa di avere chiarimenti dal dirigente del settore. Il nodo dei debiti fuori bilancio si è confermato tra i più ostici. “Non si possono trattare questi punti così delicati – ha detto ancora Guido Siragusa – senza la presenza del dirigente, dell’assessore e del sindaco. Bisogna far capire a questi signori che il consiglio comunale non è uno zerbino”. Il debito al centro del contendere ammonta a circa 225 mila euro. Forti critiche sono state mosse dall’esponente del Megafono Maria Pingo ma anche dal grillino Simone Morgana. Alla fine, la seduta è stata rinviata. “Dobbiamo ringraziare questa giunta per quanto sta accadendo”, hanno detto ironicamente alcuni consiglieri rimasti in aula.
Il ricordo dell’operaio e la richiesta di controlli in centro storico. La seduta si era aperta con la lettura, da parte del presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, di una missiva inviata dalle mogli degli ex operai dell’indotto Eni che si troveranno ad affrontare un natale fatto di insicurezza occupazionale. In consiglio è stato rispettato un minuto di silenzio in memoria dell’operaio Tekra morto nelle scorse ore durante il servizio, colto da un malore. Maggiori controlli e un’estensione della Ztl in centro storico sono stati richiesti dal forzista Salvatore Scerra.