Gela. Niente crocifisso nell’aula consiliare. L’assise civica, chiamata a pronunciarsi sul tema a seguito di una mozione del consigliere FdI Sara Cavallo, qualche sorpresa di “coscienza” l’ha determinata. La maggioranza del sindaco Di Stefano, in larga parte, ha detto no all’iniziativa istituzionale avanzata dall’esponente meloniana. Tra le fila dem e grilline, però, ci sono state sorprese. I pentastellati Lupo e Tomasi e il capogruppo dem Orlando, hanno sostenuto la mozione, richiamandosi ai loro valori cristiani. Hanno messo da parte la collocazione di partito. Stessa cosa, a parti invertite, l’hanno fatta le esponenti di opposizione, Cosentino e Di Benedetto. Ognuna con una motivazione precisa. Hanno spiegato che l’attenzione deve andare al credo e non al simbolo. Il grillino Castellana, i civici di “Una Buona Idea” e i dem Cuvato e Fasciana, hanno rilanciato il criterio della laicità dello Stato, proprio per affermare che il crocifisso non può trovare spazio in un’istituzione politica. Il centrodestra ha supportato la mozione. Cavallo, in conclusione, ha criticato il “populismo” condotto contro Fratelli d’Italia, partitp più volte tacciato di usare il crocifisso per finalità elettorali e politiche. Ha insistito sui valori di “pace” e “fratellanza” insiti nel simbolo. Il presidente d’aula Paola Giudice ha richiamato la meloniana e ha espresso il proprio voto contrario, ancora una volta tenendo ferma la specificità di un’istituzione laica come l’assise civica, ferma nel rispetto di ogni religione.
Non passa, per ora, la mozione avanzata dal civico Giorrannello. Il consigliere chiede di aumentare la presenza di cestini per le deiezioni canine e per le cartacce. Solo dodici presenti al momento del voto, con l’assessore Fava che ha dato piena disponibilità. Alcune assenze tra le fila della maggioranza, compresa quella del capogruppo del Pd Orlando, non hanno consentito di arrivare alla soglia necessaria. L’opposizione ha lasciato i lavori. La mozione sarà riproposta e sui rifiuti è evidente che qualcosa non fila nei ranghi della coalizione del sindaco.