Gela. “Sono amareggiato. Non mi interessa diventare assessore. Abbiamo più volte incontrato il sindaco e gli ho detto che se vuole, sono a disposizione per collaborare. A parole, è sempre pronto, ma poi non accade mai nulla”. Francesco Salinitro, che oggi è tra i referenti locali del movimento “Siciliani verso la costituente”, è stato uno dei “civici” che ha sostenuto la candidatura dell’avvocato Lucio Greco. Da tempo, insieme al suo gruppo, chiede un cambio di marcia. Ha più volte fatto emergere notevoli distanze tra quanto praticato dall’attuale giunta e quello che era declinato nel programma elettorale. “Onestamente, non vedo lo scossone che abbiamo promesso in campagna elettorale – continua – forse, è un mio limite. La città mi pare triste. Tanti mi dicono che andranno via. Solo l’amministrazione comunale può dare una scossa positiva e invertire la rotta, altrimenti i cittadini saranno ancora più distanti dalla politica. Se obiettivi e investimenti non si concretizzano, bisogna sbattere i pugni sul tavolo e andare a Roma o a Palermo. La città ha bisogno di questi messaggi, di qualcuno che perlomeno ci provi. Il progetto del porto è di nuovo fermo, i lavori per il museo del mare non si capisce perché non partano, sul servizio idrico serve prendere una posizione ancora più netta. L’ex giunta Messinese della quale ho fatto parte, seppur con tanti limiti politici, però cercava di raggiungere obiettivi importanti, anche nei rapporti con Eni. Oggi, non vedo tutto questo”.
Salinitro, però, non guarda solo al sindaco, ma va oltre. “Ho molti dubbi sulla squadra che ha scelto – conclude – le decisioni spettano sempre a lui ed è responsabile di quanto fatto dall’amministrazione comunale. Però, se non ritiene la giunta confacente agli obiettivi che si è posto, può sempre affidarsi a chi ritiene glieli possa far raggiungere. E’ già tempo di indicare le cose fatte. Perché non si parla più del polo gnl? Potrebbe essere una svolta per lo sviluppo locale. Forse, l’amministrazione comunale sta portando avanti una propria strategia, ma non la comunica a nessuno e questo non è un affatto positivo, principalmente agli occhi dei cittadini”. I “civici” che hanno sostenuto la corsa di Greco sono tra gli alleati più scettici, almeno in questa fase.
Ing. Salinitro Lei anche se ha vissuto per parecchi anni al Nord Italia è sicuramente una professionalità che il sindaco dovrebbe considerare ma, tuttavia si è capito, come ben dice lei, non ha carattere e di conseguenza è un personaggio duble face ed essendo in mano al cugino Morselli e gli ex Sicilia futura Adesso molto vicino a Mancuso, questa città è destinata a morire, soprattutto per inconcludenza programmata non avvenuta. Speriamo che la sentenza di gennaio sarà ricordata come la cacciata di Greco e la liberazione di Gela.