“Non c’è acqua neppure per i carciofi”, Consorzio conferma: Scudera, “ora in procura”

 
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Liborio Scudera

Gela. Dagli uffici del Consorzio di bonifica sono stati molto chiari, già dalle prossime settimane non ci sarà disponibilità di acqua a sufficienza per i nuovi innesti di carciofi. A Cimia non ci sono adeguate risorse idriche, mentre negli scorsi mesi l’acqua di Disueri è stata scaricata in mare. Gli agricoltori locali, dopo aver saputo della comunicazione giunta dal Consorzio di bonifica, sono nuovamente in forte agitazione. “Praticamente, un intero comparto, tra Gela e Niscemi, va verso il fallimento – spiega Liborio Scudera – ci rivolgeremo subito alla procura. Vogliamo capire di chi sia la responsabilità. Il Consorzio non ha colpe, ma gli operatori ci hanno spiegato che non ci sarà disponibilità di acqua neanche per i nuovi innesti dei carciofi. Ci stanno togliendo il pane e tanti agricoltori, ormai, non vanno più nemmeno nei campi, tanto è inutile”. Il territorio locale riceverà nei prossimi mesi, riserve idriche inferiori almeno di un terzo rispetto a quelle dello scorso anno. Secondo gli operatori del settore, ci sono forti responsabilità dietro a tutto questo e vogliono informare la magistratura. “Fino allo scorso marzo – aggiunge Scudera – l’acqua della diga Disueri è stata scaricata in mare e l’hanno fatto, autorizzati dalla Regione, pur sapendo che a Cimia intanto non si invasava per quanto previsto. A pagarne enormi conseguenze è un intero comparto, ormai al collasso. Perché l’acqua è stata scaricata in mare? Vogliamo chiarezza e se qualcuno ha sbagliato, allora deve pagare”. L’intero settore agricolo locale è nella perenne morsa della crisi, nonostante a livello numerico sia da tempo quello che sul territorio assicura maggiore occupazione. Senza acqua e con i campi in fiamme, gli operatori si sentono abbandonati, anche dalla politica. “C’è stato l’incontro di Grotticelli, con il sindaco Lucio Greco, l’assessore e Piero Lo Nigro – continua Scudera – sono stati presi degli impegni. Si sarebbe dovuto organizzare un incontro con il nuovo assessore regionale dell’energia. Ad oggi, non si è visto nessuno. Che fine hanno fatto il sindaco e l’assessore? Vorremo capire se c’è la possibilità di avere risposte. Stiamo fallendo tutti”.

Di recente, è stato rilanciato il progetto per il riutilizzo delle acque reflue in agricoltura, portato anche in consiglio comunale dagli esponenti locali del Pd. Gli operatori attendono che qualcuno gli dia l’acqua necessaria per far vivere i loro campi, continuando a portare avanti le attività. “Le acque reflue? Stiamo seguendo anche questa vicenda – conclude Scudera – ma ci vogliono risposte concrete, altrimenti sarà la fine”.

2 Commenti

  1. Lo spreco di acqua a mare lo abbiamo segnalato alla televisione locale rete chiara ,ma niente di fatto; l’acqua è stata scaricata a mare lo stesso,anziché canalizzata verso la diga cimia.
    Adesso i risultati di così tanta insensibilità e irresponsabilità,da parte delle istituzioni tutte.

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